Presentata a Udine la nuova pista olimpica di bob: sarà il clou degli eventi di Cortina 2026
Dalle radici storiche alla modernità: inaugurato il tracciato “Eugenio Monti”, simbolo della rinascita sportiva e turistica della conca ampezzana

Un futuro a cinque cerchi, il presente costruito sulle solide basi di un passato che parla di bob, di Olimpiadi. Di passione e programmazione. Cortina viaggia spedita verso i prossimi Giochi invernali: di pari passo, procede l’avvicinamento della pista “Eugenio Monti” allo storico appuntamento. Altrettanto storico è proprio il tracciato, unico in Italia, che andrà a ospitare le gare di bob, di slittino e skeleton. Sorgono infatti sul medesimo terreno della prima pista, costruita in loco nel 1923, i 1.749 metri di budello, con 16 curve, inaugurati a fine marzo e introdotti, nei giorni scorsi, al Lions club Udine host. A parlare, di fronte alla realtà presieduta da Enrico Leoncini, è stato Americo Angaran, consigliere di amministrazione della Fondazione Cortina, già consigliere del Bob club Cortina e facente parte del “team sliding”. Solo 305 i giorni di lavoro richiesti, da giugno 2024, per la costruzione del complesso dedicato al leggendario bobbista Eugenio Monti, vincitore di 9 titoli mondiali e 6 medaglie olimpiche.
«Al 10 di aprile – ha spiegato Angaran – sono state realizzate 1. 610 discese con soli quattro rovesciamenti». Quella inaugurale, in ambito femminile, è stata effettuata dalla friulana Giada Andreutti, presente come ospite d’onore all’evento: «La pista è molto bella – il suo feedback –, con curve alternate a momenti di piano. L’effetto è particolare, in quanto basta un piccolo errore per perdere velocità». Per lei, dopo l’estate, avrà inizio la rincorsa a un posto nella “spedizione” a cinque cerchi azzurra.
«Non c’è futuro se non c’è prima un passato – ha quindi proseguito Angaran – e Cortina, in tal senso, ha una lunga tradizione: basti pensare al Bob club, nato nel 1948. O ai Giochi del 1956. Nel 1981, per i Campionati mondiali, venne costruito l’impianto di refrigerazione. La struttura è rimasta in funzione fino al 2008, quando, per volontà politica, si optò per la chiusura, coi Mondiali del 2011 già assegnati».
Dalla delusione ai nuovi sviluppi. «C’era il sentore – le parole del consigliere – che la pista fosse inutile, anche se poi si è visto che non è così: l’indotto che portano sport come il bob, infatti, può essere importante. Nel 2019 vennero assegnate le Olimpiadi e, purtroppo, solo nel 2022 si creò la Fondazione Milano Cortina. Nel 2023 la vecchia pista venne demolita». E ora eccoci allo stato attuale: l’impianto di refrigerazione installato, il cemento di copertura posato. «Nella prima parte, il tracciato riprende la vecchia pista, seppur con curve diverse, ognuna con il suo nome». Il sito è ancora in costruzione: «Crescerà l’erba, ci sarà una copertura studiata a livello architettonico per essere in linea con l’ambiente di Cortina. Gli sviluppi turistici saranno molti».
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