Prima casa, entro l’anno un nuovo canale per i contributi
TRIESTE. L’Amministrazione regionale punta ad avviare una profonda riforma delle politiche per la prima casa. In questo contesto è maturata la decisione di individuare un nuovo e più efficace canale contributivo.
È quanto indicato in un documento presentato oggi in Giunta dall’assessore ai Lavori pubblici, Mariagrazia Santoro, che ha fatto il punto “quantitativo” sull’utilizzo degli attuali strumenti. Le ragioni di questa scelta stanno in una modifica dei bisogni espressi dai cittadini. Vi è infatti una sempre maggiore richiesta di alloggi in affitto a canone moderato per le categorie tradizionalmente svantaggiate (disoccupati, pensionati, immigrati) mentre stanno contemporaneamente emergendo richieste di tipo nuovo da parte di anziani, studenti, giovani coppie, famiglie in difficoltà. La particolare situazione economica, inoltre, pone con forza il tema dei beneficiari con lavoro precario.
La Giunta intende perciò avviare un percorso partecipato per fissare nuove misure che, con efficienza ed efficacia, diano risposte mirate ai nuovi bisogni della collettività regionale. La Regione ha fissato gli obiettivi generali di un nuovo canale contributivo: privilegiare il recupero dei beni immobili esistenti, favorire l’affitto o la compravendita con patto di riscatto dell’invenduto; ampliare il sistema delle garanzie regionali per l’acquisto della prima casa; dedicare particolare attenzione al sostegno agli affitti. La direzione regionale ai Lavori pubblici sta lavorando alla stesura di una bozza di legge che si ispiri a questi criteri. Le domande di contributo per l’edilizia agevolata (articolo 5 della legge 6 del 2003 in materia di Edilizia residenziale pubblica) potranno essere quindi presentate fino al 31 dicembre di quest’anno.
Artigianato. Un procedimento unico, approvato oggi dalla Giunta regionale su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, consentirà alle imprese artigiane di presentare la domanda di contributo per la partecipazione a mostre, fiere, esposizioni e manifestazioni commerciali nazionali ed estere contestualmente alla rendicontazione della spesa, garantendo in questo modo un dimezzamento dei tempi necessari per lo svolgimento delle pratiche.
«Con le modifiche al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di incentivi e finanziamenti a favore del settore artigiano - spiega Bolzonello - passeremo dagli attuali sei mesi di attesa ad un massimo di 90 giorni, andando incontro alle richieste delle imprese anche con questi piccoli segnali di grande attenzione nei confronti del comparto produttivo regionale».
L’unificazione del procedimento di concessione e liquidazione del contributo verrà applicata anche agli incentivi per le imprese di nuova costituzione e le nuove imprese artigiane.
Tra le altre modifiche apportate al testo unico, quella che dal 1 gennaio 2014 trasferisce al Centro di assistenza tecnica alle imprese (Cata) le funzioni amministrative concernenti la concessione degli incentivi prima gestiti dalle Camere di Commercio.
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