Prima le aziende, poi i negozi e infine bar e ristoranti: ecco il calendario di quello che si potrà fare nella fase 2

Le scadenze: 4 maggio le aziende, 18 maggio negozi, musei e cantieri privati, l’1 giugno bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici

Tutto pronto per la fase 2. Ad annunciare, in diretta tv, le linee guida è il premier Giuseppe Conte che spiega come ripartirà l'Italia. Con una raccomandazione: «Non è un libera tutti. Non sono consentiti party privati e ritrovi di famiglia, lo dico ai giovani e agli adulti». E quando si va a trovare i familiari «bisogna mantenere la distanza».

Le aspettative di pieno ritorno alla normalità sono andate deluse. Il piano del governo «per convivere con il virus» è riaprire gradualmente, in modo da tenere sotto controllo la curva dei contagi e scongiurare che le terapie intensive possano tornare sotto pressione.

CORONAVIRUS, I DATI

Il calendario illustrato dal presidente del Consiglio prevede che già da questa settimana ripartano le aziende strategiche, industriali e produttive, che esportano all’estero e rischiano di perdere altre quote di mercato e alcuni cantieri. Dal 4 maggio si rimettono invece in moto buona parte delle imprese, dalla manifattura alle costruzioni e anche il commercio all’ingrosso relativo a queste filiere e i cantieri privati.

Il governo detta le nuove regole: sì a incontri con familiari, i funerali possono essere celebrati ma non ancora le messe. Cambia l'autocertificazione, ristoranti aperti dal 1 giugno
Udine 14 Aprile 2020. Emergenza Coronavirus. Riapertura librerie. Cartolibreria e negozio per bambini TPT. © Foto Petrussi.

Altra data da segnare sul calendario è il 18 maggio quando ripartirà la vendita al dettaglio e il 1 giugno quando potranno rialzare le serrande bar (che già da ora in Fvg possono attivare il servizio di cibo take-away) e servizi alla persona. La scuola resterà chiusa fino alla fine dell'anno scolastico e riprenderà le attività didattiche a settembre. La maturità si farà in conferenza personale, in presenza e in piena sicurezza. Ecco allora il calendario delle riaperture.


Che cosa si può fare da oggi 27 aprile

Spostamenti.
Con l'ultima ordinanza firmata dal presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, viene abolito il limite dei 500 metri. Sono consentite dunque le passeggiate e le attività motorie su tutto il territorio comunale di residenza (no agli spostamenti tra comuni, previsti dal 4 maggio in poi). L'autocertificazione serve sempre. E va indossata sempre la mascherina o una copertura naso-bocca quando si esce di casa. (Qui tutto quello che c'è da sapere sulle mascherine e il loro utilizzo)

DUE ARTICOLI PER APPROFONDIRE:

Servizio take-away.
La Regione ha anticipato con le nuove misure anche uno dei punti citati dal premier Conte ovvero il cibo d'asporto take-away. I cittadini potranno ritirare personalmente, uno alla volta e nel rispetto delle regole di sicurezza, le pietanze da bar e ristoranti. (Qui tutto quello che c'è da sapere sul tema).

Le aziende
Le aziende strategiche, industriali e produttive, che esportano all’estero e rischiano di perdere altre quote di mercato, possono riaprire presentando un’autocertificazione e passando al vaglio dei prefetti. Qui la lista con i codici Ateco.

Manutenzione
Da lunedì 27, andando oltre, sarà anche possibile effettuare, direttamente oppure avvalendosi dell’opera di artigiani, interventi di manutenzione a bordo di imbarcazioni da diporto all’ormeggio e attività di sistemazione delle darsene. Una scelta presa in modo tale da venire incontro anche a una precisa esigenza manifestata, in questo senso, dal comparto della nautica che rappresenta in Friuli Venezia Giulia una fetta non indifferente di economia.

I cantieri
Si continua a trattare con le Prefetture in relazione all’edilizia e, soprattutto, alle piccole operazioni che saranno  consentite prima del 4 maggio. La Regione ha scelto di non inserire nulla del provvedimento: data la delicatezza del tema, e dei rapporti con lo Stato centrale, è molto più probabile che si continui a lasciare la possibilità alle singole aziende di richiedere l’operatività alle Prefetture con il sempre valido concetto del silenzio-assenso. La Regione, in ogni caso, continua a trattare con i prefetti tanto che qualcosa di nuovo si potrebbe sapere già nelle prossime ore.


Che cosa si può fare dal 4 maggio

Spostamenti
Saranno consentiti «solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute» ma si «considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine». E dunque ci si potrà muovere all’interno della propria Regione di residenza ma soltanto per questi motivi. Per andare in un’altra Regione bisognerà invece avere «comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute»

Visite ai parenti
Una prima apertura al ritorno ad incontrarsi arriva con l'autorizzazione a vedere familiari stretti, genitori, sorelle, fratelli, nonni. Non saranno, tuttavia, consentite riunioni di famiglia. Soprattutto per proteggere i più anziani è prescritto l'uso della mascherina.

Autocertificazione
Cambierà il modulo dell'autocertificazione perchè saranno molte di più le possibilità di muoversi all'interno del proprio comune e della propria regione, non ancora invece in altre regioni anche se cadrà il divieto, che era stato introdotto con il lockdown, di spostarsi dal luogo in cui ci si trovava verso quello di domicilio o di residenza. Sarà dunque possibile per gli studenti o i lavoratori o chiunque altro rimasto bloccato in un'altra città dal lockdown fare ritorno a casa.

Dispositivi di protezione
Nei luoghi chiusi la mascherina diventa obbligatoria. E quindi dentro i negozi, negli uffici, nelle fabbriche, sugli autobus, sulla metropolitana, nei treni e a bordo degli aerei bisognerà coprirsi naso e bocca. Per evitare la speculazione sulla vendita di dispositivi di protezione individuale, il governo ha deciso di fissare un prezzo massimo per le mascherine chirurgiche (0,50 euro al pezzo).

Aziende
Si rimettono in moto le industrie manifatturiere, le costruzioni e il commercio all’ingrosso relativo a queste filiere.

Sport all'aperto e attività motoria
Sarà consentita la ripresa dell'attività motoria non più soltanto nei pressi della propria abitazione, sempre individualmente (con la sola eccezione di persone conviventi nella stessa casa) e comunque a distanza di almeno un metro per la semplice passeggiata e di almeno due per chi fa jogging.

Sì anche all'attività motoria con i figli o alle passeggiate con persone non autosufficienti. Potranno riprendere ad allenarsi anche gli atleti professionisti delle attività individuate dal Coni, non gli sport di squadra per i quali la ripresa sarà il 18 maggio. (Qui tutto quello che c'è da approfondire sullo sport nella fase 2)

Parchi pubblici, mare e montagna
Consentito l'accesso a ville, a parchi pubblici ma nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza. Si potrà andare al mare per nuotare e fare passeggiate in montagna: attività motorie da soli o al massimo in due, ma non ci si potrà trasferire nelle seconde case.

Messe e funerali
Sul fronte delle cerimonie religiose si potranno soltanto celebrare i funerali, purché alla funzione non prendano parte più di quindici persone con mascherine e rimanendo a distanza. Le funzioni religiose restano sospese.


Che cosa si può fare dal 18 maggio

Negozi
Serrande alzate per negozi di abbigliamento e calzature, le gioiellerie e tutti gli altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio rispettando le regole sugli ingressi contingentati, il distanziamento di un metro e l’uso delle mascherine

Mostre e musei
Riaprono i musei e si potranno visitare le mostre a ingressi contingentati, rispettando le distanze e indossando le mascherine. Restano chiusi teatri e cinema, pub e discoteche. Sospese anche tutte le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli con pubblico

Allenamenti di squadra
Gli atleti che praticano sport di squadra potranno tornare ad allenarsi sempre mantenendo le distanze.


Che cosa si può fare dal 1 giugno

Bar e ristoranti
Semaforo verde per la riapertura degli esercizi commerciali come bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie. In base all’ampiezza dei locali e agli spazi disponibili i ristoranti perderanno la metà dei posti a sedere a causa delle regole di distanziamento: due metri tra un tavolo e l’altro. I camerieri indosseranno guanti e mascherine. (Qui tutto quello che c'è da sapere sui ristoranti e la distanza di sicurezza)

Servizi di cura per la persona
Riaprono estetiste, barbieri e parrucchieri. Si potrà andare su appuntamento perché bisognerà rispettare il rapporto di un lavoratore per un cliente. Poiché non è possibile mantenere la distanza, entrambi dovranno indossare la mascherina e i guanti. (Ecco le nuove regole per parrucchieri ed estetiste)

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