Prima messa nella nuova chiesa ortodossa

Primo Natale celebrato nella nuova sede della chiesa ortodossa da padre Octavian Shintee per la comunità romena, in via San Quirino a Pordenone. Il trasloco era stato rinviato più volte dalla chiesa della Santissima in via San Giuliano verso l’ex tempio mormone al civico 62, dove circa due settimane fa i duemila romeni immigrati in Friuli Occidentale hanno concretizzato il progetto di una sede autonoma in città. La Regione aveva accreditato ai romeni 100 mila euro per la nuova chiesa ortodossa a Pordenone con un emendamento alla Finanziaria, a dicembre 2017. Pare che la comunità romena abbia acceso un mutuo per coprire i costi, con garante la chiesa ortodossa in Italia e poi altre risorse sono state il frutto della colletta pubblica partita nel 2010. «Il contributo alla parrocchia ortodossa romena della Nascita di San Giovanni Battista di Pordenone equivale a circa il 25% delle risorse che la comunità di duemila romeni investirà a Pordenone – ha dichiarato l’ex consigliere regionale Renzo Liva, che aveva presentato la proposta due anni fa –. Per acquisire un immobile da trasformare in luogo di culto e di aggregazione socio culturale».

Nella chiesa della Santissima le celebrazioni di Natale senza i riti accavallati sono state quelle con rito antico in latino di don Bernardino Del Col con il gruppo “Una voce”, che riscopre il fascino della tradizione e le origini cristiane. Le altre celebrazioni hanno chiamato a raccolta la comunità dei protestanti in viale Grigoletti, che ha celebrato il culto con il suo pastore Daniele Podestà. Alcune chiese cristiane africane fanno base nei capannoni nel centro industriale in Comina, come quella metodista che ha festeggiato il Natale con la forza dei cori gospel per gli immigrati, decisi a non lasciare il Friuli Occidentale nonostante la crisi di lavoro. A gennaio arà in agenda il Natale della comunità ucraina nella cappella della Madonna Pellegrina: per la chiesa ortodossa orientale con calendario giuliano è il 6 gennaio. —

C.B.

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