Prime svendite sottobanco nel “giovedì sotto le stelle” FOTO
PORDENONE. Promozione -30 per cento da “Motivi”. Da “Stock house” sconti all’80 per cento. “Coin” lancia lo speciale fino al 50 per cento. Saldi ufficiali da domani, ma è partito un fuoco d’artificio di sconti: ieri, nella prima notte “Sotto le stelle” a Pordenone. Con le (s)vendite in tante vetrine a saracinesca alzata.
La movida estiva ha ingranato la marcia con le piazze piene (nell’incrocio dei corsi con piazzetta Cavour), balli e gare i briscola al “sugo” dell’anguria (piazza XX Settembre), musica (nelle corti).
Shopping a puntate. Il mantra sui corsi del centro ritma «confrontare, comparare, misurare»: naturalmente prima di comprare. Gli sconti ci sono come fossero saldi, ma la gente va cauta a riempire la borsa e svuotare il portafogli.
«Fase promozionale – dice Chiara, la shopper di “Motivi” che fa affari da fine di giugno -. Prezzi accattivanti per il total look. Cliente media la donna trentenne e disposta a spendere almeno 60 euro». Per Antonio Gangemi i pre-saldi sono un’occasione da acchiappare al volo. «Uniche occasioni – diceva nella corte dell’Operaia – per riempire l’armadio. A volte non si trovano le taglie, ma Pordenone è ancora una piazza con buone offerte».
Curiosità. Solito pienone in libreria da “Giunti al Punto”, ma qualche negozio non apre. «Cartelliniamo – dicono a porte chiuse in una jeanseria -. Siamo tutti fuori norma, perché il prezzo pieno è sparito da giorni». Sconti mai così alti prima dei saldi ufficiali: la sagra è già cominciata. Chiusi, ieri sera, i “food” in centro storico, ma gli sconti ci sono nelle vetrine: -20 per cento i formaggi, fino al 30 per cento braciole, lontra e filetto e carne di pollo d’occasione.
Le grandi catene no-food vanno forte, come “Calzedonia”, “Yamamai” e altro. Le occasioni di fine stagione cercano una delle poche fette di mercato che ancora tiene: abbigliamento, calzature, intimo, accessori e filiera alimentare.
Crisi. Il centro storico ha bisogno di appeal e la mini notte bianca ha aumentato i flussi. «Lo shopping riparte – dice Maurizio Luppi, di passaggio a Pordenone –. Ma con calma». Il piccolo commercio si aggrappa agli eventi, per tirare a campare tra recessione e concorrenza spietata della grande distribuzione, forte pure delle aperture festive, questa domenica.
«E’ importante dare un nuovo senso ai saldi – ha valutato Alberto Marchiori, presidente dell’Ascom -. Intanto, rappresentano una buona occasione per il commercio: nel bimestre gennaio febbraio hanno chiuso 250 vetrine nel Friuli occidentale».
Saldi veri. Saldi estivi, via il 6 luglio con il rischio flop? Secondo le stime di Codacons «meno della metà delle famiglie può permettersi di spendere 150-200 euro».
Esclusa la grande distribuzione, i centri commerciali e gli outlet, a Pordenone i saldi estivi valgono circa 8 milioni di euro. I commercianti sperano di evitare la migrazione dei clienti e le trasferte per shopping.
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