Primi curiosi intorno a Villa Sospisio tra querce e laghetti

Festa da sogno, questa sera a villa Sospisio: Paola Cimolai e Matteo Zoppas l’hanno scelta per il ricevimento nelle campagne di San Quirino. L’atmosfera bucolica sarà quella di un romantico

Festa da sogno, questa sera a villa Sospisio: Paola Cimolai e Matteo Zoppas l’hanno scelta per il ricevimento nelle campagne di San Quirino. L’atmosfera bucolica sarà quella di un romantico matrimonio all’inglese e già ieri i primi curiosi, armati di videocamere, si sono assiepati sugli argini di un vecchio canale d’irrigazione e davanti al cancello della tenuta.

L’ex-tenuta Rinaldi, poi Corbellini e Cimolai, ha alzato sul prato la candida struttura di acciaio reticolare che accoglierà 400 invitati (molti imprenditori, amici con quarti di nobiltà, gente del jet-set ma anche tante persone semplici). Ci saranno anche due tende-satelliti nascoste tra querce secolari e laghetti artificiali, roselline bianche, gelsomini e calle, con un colpo d’occhio in stile Monet per chi arriverà dal lungo vialone alberato.

Oggi, nel giorno del “sì”, la pesca sarà vietata nella tenuta che si stende a perdita d’occhio tra Cordenons e San Quirino. Dopo la cerimonia religiosa nel duomo di Spilimbergo, alle 16.30, i neo-sposi accoglieranno gli invitati in villa. Musica, intrattenimento, il piacere delle “ciacole” nel salotto buono dell’imprenditoria del Triveneto e fuochi d’artificio per rendere indimenticabile l’evento.

Gli sposi hanno scelto la semplicità-chic di un matrimonio tutto “in casa”. Don Aniceto Cesarin, storico parroco di San Quirino, benedirà il giorno più bello e il ricevimento si terrà nel “buen retiro” di famiglia, simbolo degli affetti radicati sul territorio. A unire la giovane coppia sono stati i numerosi interessi in comune (lui adora andare in moto, lei è una provetta cavallerizza) e la convinzione che nella vita non conti solo la carriera. Poco tempo fa Paola e Matteo hanno condiviso un’esperienza unica. «Abbiamo percorso il cammino di Santiago de Compostela, nella parte portoghese - aveva raccontato Paola -. In otto giorni abbiamo coperto 270 chilometri, vivendo al di fuori dalla realtà, respirando un’atmosfera incredibile e incontrando persone meravigliose».

Chiara Benotti

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