Pro, il direttivo diventa un consiglio comunale bis

San Vito al Tagliamento, dopo le defezioni contattati esponenti che siedono nell’assemblea civica. La presidente: «Non c’è nulla di male. E poi la mia associazione non fa politica»

SAN VITO. È alle porte, dopo il concerto anticipatorio di ieri sera, la 35ma edizione di piazza in Fiore, che la Pro San Vito ha organizzato anche con l’apporto di altre associazioni, pro loco e privati, come è stato evidenziato alla presentazione.

All’interno del sodalizio, intanto, si guarda avanti, dopo le sette defezioni nell’ultimo anno (alcune nelle scorse settimane) che hanno fatto scendere il numero dei consiglieri nel direttivo a 12. Così, si stanno ricontattando i non eletti alle ultime elezioni per il direttivo della Pro San Vito. Col “rischio” che diventi una sorta di consiglio comunale.

Ad aver già accettato l’ingresso nel direttivo della Pro Fabrizio Marchetti, che è pure coordinatore di Amo San Vito, civica presente in consiglio comunale nei banchi dell’opposizione. Altro sanvitese già contattato è Iacopo Chiaruttini, che nell’assemblea civica rappresenta il gruppo misto, sempre all’opposizione.

Prossimo a essere contattato sarà Fabio Trevisan, già candidato con il Pdl alle amministrative 2011. Nel direttivo della Pro sono già presenti nomi conosciuti alla politica sanvitese: Erika Ostan è consigliere comunale dei Cittadini per San Vito, Giovanni Montico fa parte del direttivo del Pd locale e Andrea Trevisanut (che è pure presidente del Consorzio tra le pro loco del Sanvitese e del Sil) era candidato, alle ultime elezioni comunali, per il Pdl.

Chiaruttini attende una comunicazione “ufficiale” dalla pro loco: «Accetterei il ruolo, ma con riserva – ha fatto sapere –. Devo capire bene l'impegno cui sono chiamato ma anche che non si vengano a creare situazioni inopportune, tra i ruoli di consigliere comunale e dell’associazione. Non vorrei che in quest'ultima si formasse una sorta di consiglio comunale».

La presidente della Pro San Vito, Patrizia Martina, spiega che l’unico criterio seguito nel contattare i possibili interessati a far parte del direttivo è, ovviamente, quello dell’ordine dei non eletti alle elezioni dello scorso anno.

«Abbiamo seguito l’ordine dei voti e si è chiesta la disponibilità a ogni non eletto – riferisce Martina –: c’è stata una persona che non ha dato la disponibilità, un’altra sì, ora contatteremo gli altri. Dallo statuto non c’è incompatibilità: si può essere nel direttivo e in consiglio. La pro loco non fa politica e chi c’è adesso l’ha sempre lasciata fuori dalle discussioni».

L’attenzione del direttivo è concentrata, in questi giorni, su piazza in Fiore, da venerdì al 15 giugno. Domani si inizierà l’allestimento floreale di piazza del Popolo.

Sono 70 gli appuntamenti in programma, con quattro chioschi enogastronomici, 16 tra mostre e musei aperti e una lotteria. Convolti nell’organizzazione oltre 60 tra associazioni, enti, negozi e aziende.

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