Processo nullo, Bortolotti ora chiede 100 mila euro
AZZANO DECIMO. Enzo Bortolotti presenta il conto al Comune di Azzano Decimo. L’ultima pagina dell’epopea che ha per protagonisti l’ex sindaco e l’eterno rivale Paolo Panontin, oggi assessore regionale alla Funzione pubblica, rischia di costare caro all’amministrazione e quindi ai cittadini. Quanto? Circa 100 mila euro.
La ragione? Dal momento che il procedimento per la famosa multa contestata – che ha portato alla sospensione di Bortolotti dalla carica di sindaco per 23 mesi – è stato dichiarato nullo dalla Cassazione, l’ex primo cittadino chiede gli arretrati (e la liquidazione) dell’indennità mai percepita. Il conto è presto fatto: ai 4.300 euro di indennità mensile (per poco meno di due anni) vanno aggiunte altre due mensilità di buonuscita e le spese legali.
L’ex segretario provinciale del Carroccio ieri mattina ha depositato una lettera in Comune indirizzata al sindaco Putto. «Per il periodo in cui ha avuto provvisoria e apparente efficacia la pronuncia della Corte d’appello - scrive Bortolotti - a me non sono stati riconosciuti i diritti economici collegati alla carica, non essendomi mai state versate le collegate indennità, nonché gli ulteriori emolumenti accessori. Con la presente, pertanto, sono ad invitare il Comune, a volere riconoscermi detti diritti, nella loro integrità, oltre agli interessi legali e di mora ugualmente dovuti. Son certo – si legge - che a tanto vorrete adempiere entro il termine di 30 giorni dal ricevimento di questa mia. In difetto, mi troverò costretto a far valere i miei diritti nelle sedi giurisdizionali».
La Cassazione ha annullato la sentenza della Corte di Trieste con effetto retroattivo «e ha di fatto decretato che non abbia mai giuridicamente cessato di essere sindaco avendo giuridicamente rivestito la carica dalla data del pronunciamento della Corte d’appello di Trieste (12 gennaio 2010) fino al 12 agosto 2011, pur in presenza di una erronea sospensione. A questo punto non avendo il denunciante (Paolo Panontin ndr) riassunto il procedimento alla Corte d’Appello di Trieste il procedimento si è estinto faccio valere i miei diritti».
Ma il diritto ha anche il sapore della vendetta politica e Bortolotti non lo nasconde: «La somma che mi dovrà essere corrisposta è un mio diritto, ma oltre a questa somma il Comune ha già dovuto sborsare l’indennità corrisposta a Bettoli durante il periodo di sindaco facente funzioni. Una domanda dovrebbe sorgere spontanea: chi pagherà alla fine? La risposta è scontata, pagherà Pantalon (il cittadino). E i vantaggi chi li ha avuti? Semplice Panontin».
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