Progetto Pramollo, no della Lega: "E' una funivia-spreco"

Il leader del Carroccio Fedriga a Tolmezzo anche per cancellare la legge Merlin

TOLMEZZO. «La costruzione del collegamento Pontebba-Pramollo è uno spreco di soldi. Siamo l’unico Paese al mondo che paga 70 milioni di euro per portare i turisti in un altro. È una follia, dovremmo far sviluppare le altre aree del turismo montano che porterebbero turisti e maggiori risorse economiche alla regione».

Lo ha affermato Massimiliano Fedriga, capogruppo alla Camera dei deputati e segretario nazionale della Lega Nord Friuli Venezia Giulia, che ieri è intervenuto a Tolmezzo ad ascoltare la voce dei cittadini e raccogliere firme contro la costruzione del collegamento italo-austriaco e l’abolizione della legge Merlin.

Turismo. «A noi manca un piano regionale sul turismo - analizza Fedriga -. Possiamo fare gli impianti più belli del mondo, ma se non abbiamo un piano serio, difficilmente avremo dei turisti che li usano. Si potrebbe creare un catalogo regionale, concordarlo con le agenzie turistiche e cominciare a vendere il pacchetto Fvg nel mondo. Non basta qualche annuncio su qualche sito online.

Dobbiamo far vedere come il Fvg, e ha tutte le possibilità territoriali per farlo, possa diventare un polo di attrazione sia invernale che estivo». Secondo il leader leghista è possibile rivedere la spesa e quindi evitare sprechi: «Ogni euro speso in investimenti deve generare introiti. In questo caso ciò non si verificherebbe. Qua mi sembra che troppo spesso si usano risorse, tanto non sono di nessuno ma sono di tutti, in modo poco oculato e poco lungimirante».

Stop Merlin. La battaglia della Lega Nord prosegue anche sul fronte della legge Merlin, di cui se ne vuole l’abolizione a vantaggio della regolarizzazione e della tassazione della prostituzione. Un provvedimento, quello attualmente in vigore, che il giovane parlamentare giudica superato: «Non pensiamo che la prostituzione sia la cosa più bella del mondo.

Ma prendiamo atto della realtà, che ci dice che la prostituzione non è mai stata debellata in nessun Paese al mondo. Allora dobbiamo cercare di regolamentarla. Perché? Primo, perché se non si fa altrimenti si generano di continuo aree di degrado. Secondo, perché non esistono controlli sanitari, col rischio della diffusione di malattie.

Terzo, perché non ci sono le necessarie tutele per le stesse persone che esercitano il fenomeno, favorito facendo finta di nulla. Quarto, perché con la tassazione ci sarebbero maggiori risorse economiche nelle casse dello Stato, tra i 2 i 3 miliardi di euro all’anno, che potrebbero essere spesi a vantaggio delle famiglie. Guarda caso, la stessa cifra che servirebbe per garantire gli asili nido gratuiti a tutte le famiglie. In Italia la politica della famiglia è stata abbandonata.

È inutile che ci dicano che la demografia è calata. Vorrei chiedere a Renzi o alla Serracchiani come pensano che una famiglia normale possa avere un figlio quando i genitori non lavorano e non hanno uno stipendio normale. È impossibile. Noi dobbiamo dare quei servizi necessari affinché la famiglia possa vivere in modo tranquillo anche il momento della genitorialità».

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