Promossa la coltivazione del radicchio di Gorizia
MORARO
La crisi economica si fa sentire anche nel settore agricolo e per un rilancio occorre una politica adeguata che favorisca le aziende, la qualità delle produzioni e il ricambio generazionale: la Giornata del Ringraziamento, che si è tenuta a Moraro, ha offerto diversi spunti di riflessione. Dopo la messa officiata da don Claudio Cidin, gli agricoltori si sono ritrovati nel Centro servizi agricoli con il presidente dell’associazione agricola Paolo Blasizza, il sindaco Alberto Pelos, il rappresentante provinciale della Coldiretti Giorgio Picagli e il consigliere regionale Franco Brussa. «La crisi si sta abbattendo sui diversi settori agricoli - ha evidenziato Blasizza -, dalla zootecnia alle quote latte, fino alla viticoltura. L’invasione dei prodotti stranieri ,una politica agricola non adeguata, l’aumento dei costi delle materie prime, del gasolio agricolo sono elementi che mettono in crisi l’impresa. I punti di forza per rilanciare l’agricoltura sono il legame con il territorio, l’unità di intenti , il ricambio generazionale, la qualità delle produzioni e la sperimentazione».
Pelos ha ricordato che nel settore agricolo il Comune sta lavorando ad alcuni programmi: prova di coltivazione della Rosa di Gorizia (varietà di radicchio) da produrre a Moraro per favorire la redditività delle aziende locali e progetto delle piste ciclabili per valorizzare l’ambito fluviale di Versa e Judrio( progetto che include Moraro e che vede come Comune capofila Medea). Brussa ha sottolineato la necessità che le istituzioni rappresentino al meglio le esigenze degli agricoltori e sotto questo aspetto occorre meno burocrazia per le aziende agricole. Picagli della Coldiretti ha parlato del progetto di Campagna amica per favorire la filiera tutta italiana dei prodotti che devono avere la tipicità del territorio.
Marco Silvestri
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