Promotur si occuperà solo di impianti - FOTO

La presidente a confronto con la Cisl: non farà più la promozione dei poli sciistici. Anche Agemont avrà nuovi obiettivi

UDINE. Promotur ha fallito sul fronte della promozione dei poli sciistici e quindi avrà solo la gestione e la manutenzione degli impianti. Agemont, invece, è stata messa in liquidazione e la sua mission verrà ripensata. La presidente Fvg Debora Serracchiani non si è sottratta al confronto sulla Montagna promosso dalla Cisl dell’Alto Friuli, riuniti nel Consiglio generale ieri a Gemona.

Dal sindacato sono stati messi sul tavolo problemi contingenti come le casse integrazioni che sono pagate con ritardi anche di sei mesi, le criticità storiche come il depauperamento di servizi e le razionalizzazioni avviate ma mal calibrate. E ancora. La Cisl chiede di rilanciare il territorio e di rafforzare il manifatturiero, la filiera bosco-legno, il settore lattiero-caseareo, il turismo e l’agroalimentare. L’incontro è stato coordinato dal segretario generale Franco Colautti e vi hanno partecipato il segretario regionale della Cisl Elvio Di Lucente e i consiglieri regionali Enzo Marsilio (Pd) e Roberto Revelant (Autonomia Responsabile).

«Le tematiche e le questioni sono le stesse da anni. Adesso basta analisi – ha esordityo Colautti –, serve concretezza, bisogna agire soprattutto davanti a una crisi congiunturale che non ha lasciato indenne di certo il territorio ricompreso dal sandanielese al gemonese, dal tarvisiano alla Carnia al tarcentino. Abbiamo ascoltato i sindaci, vero terminale delle istanze delle comunità locali, e dal confronto con loro emergono alcune richieste, come quella di vantaggi fiscali per l’avvio di nuove imprese, migliore utilizzo dei fondi comunitari, politiche energetiche mirate, miglioramento delle infrastrutture, sostegno alle politiche abitative attraverso affitti più bassi e contributi per il recupero del patrimonio edilizio».

La Cisl pretende anche chiarezza sul collegamento a fune Pontebba-Pramollo, «che per noi è una opportunità» ha detto Colautti, e sulla Sequals-Gemona «che serve allo sviluppo del territorio – ha rimarcato Colautti –, non come autostrada ma sicuramente come bretella stradale ordinaria». E poi i nodi Agemont e Promotur.

Precise le risposte di Serracchiani. «Ci sono enti che necessitano di una razionalizzazione, e sono 150 solo quelli partecipati in via diretta dalla Regione, come Agemont e Promotur cui vogliamo e dobbiamo mettere mano. Per Agemont – ha detto la presidente Fvg –, che abbiamo ereditato spogliata del patrimonio e con costi secchi di 150 mila euro annui più quelli del personale, abbiamo deciso la messa in liquidazione, non di affidarla a un “trombato della politica” ma a un dirigente di Friulia che ci costa solo mille euro l’anno.

Ora occorre ripensare la sua mission in favore della montagna decidendo quali progetti affidare all’Agenzia, quali filiere costruire o rivisitare – bosco-legno e lattiero-casearia in primis – e con che ottica gestire i fondi comunitari della prossima programmazione. Su Promotur, invece, dopo aver cancellato presidente e cda che non servono visto che è stata trasformata in agenzia regionale – ha continuato Serracchiani –, miriamo ad affidare a quell’Agenzia solo la gestione e la manutenzione dei poli sccistici perché la promozione, così com’è stata condotta, non ha di certo funzionato in questi anni. Sella Nevea perde 972 mila euro annui e gli altri poli una media di 500 mila, mentre lo Zoncolan è l’unico in attivo. Serve dunque un cambio di rotta netto».

La presidente ha poi ribadito il “no” alla Sequals-Gemona. «Sono convinta che la Sequals-Gemona vada migliorata – ha confermato Serracchiani –, ma non certo attraverso una bretella di tipo autostradale che danneggerebbe certamente la costruenda terza Corsia dell’A4. L’iter autorizzativo della Pontebba-Pramollo avviato dagli uffici regionali non si può più stoppare – ha fatto sapere la presidente Fvg – e sono convinta sia un’opportunità ma per portare a compimento il collegamento dobbiamo lavorare assieme agli austriaci e su questo c’è piena condivisione di vedute con il governatore della Carinzia Peter Kaiser».

 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto