Promotur, Tondo incolpa ma le scelte furono “sue”
TARVISIO. La politica, ancora una volta, dimostra di avere la memoria corta. Questa volta a “peccare” di amnesia è l’ex governatore Renzo Tondo, oggi presidente della coalizione di centrodestra in consiglio regionale. Venuto a conoscenza delle proteste maturate nella “sua” Carnia per la chiusura, nei mesi di luglio e settembre, della funivia dello Zoncolan, non si è lasciato scappare l’occasione per attaccare la giunta Serracchiani e il suo modo di operare sul territorio montano.
A Tondo evidentemente, è sfuggito il fatto che, con la delibera del 15 giugno, la nuova governatrice non ha fatto altro che approvare la politica tariffaria per la stagione estiva così come stabilita dal cda di Promotur il 16 aprile 2013. Cioè quando a capo dell’agenzia regionale sedeva ancora Stefano Mazzolini e quando, a guidare la Regione, c’era proprio lui.
Un lapsus che sta alla base delle dichiarazioni diffuse dall’ex governatore carnico: «In merito alle politiche per la montagna – afferma Tondo – le bugie di Serracchiani stanno venendo a galla e la Carnia può già toccare con mano l’inconsistenza e la totale mancanza di progettualità di una giunta che, in una situazione di crisi difficile come quella che stiamo vivendo, non riesce a proporre idee e alternative alla chiusura degli impianti di Promotur».
Le aperture degli impianti, rispetto all’estate 2012, sono praticamente le stesse. Ma se confrontate con il 2011, ci si accorge di come a essere penalizzate sono soprattutto le località di Sella Nevea e dello Zoncolan. Nel primo caso la telecabina del Canin funzionerà il 20, 21, 27 e 28 luglio e dal 3 al 25 agosto. Quella da Ravascletto soltanto dal 3 al 25 agosto. Sembra passato un secolo da quando, appena nel 2011, gli impianti giravano a pieno ritmo per tutta l’estate, a Sella Nevea dal 9 luglio al 4 settembre, sullo Zoncolan dal 23 luglio a 4 settembre.
«Questi – prosegue Tondo – sono i fatti di una campagna elettorale aggressiva e basata solo sul discredito. In una situazione difficile il centrosinistra ha la “strategica” idea di ridurre l’attività degli impianti di Promotur, con le immediate ripercussioni negative in chiave turistica sia nell’immediato che nel lungo periodo, quando bisognerà investire ancora più risorse per ridare un’immagine appetibile alla nostra montagna».
Critico anche il sindaco di Chiusaforte, Luigi Marcon: «Pretendiamo di essere coinvolti nelle future strategie del territorio montano per rassicurare gli operatori locali, cosa che non sempre è stata fatta in passato. Urgono decisioni immediate da parte della Regione per non vanificare gli ingenti investimenti fatti a Sella Nevea dalla giunta Illy».
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