Prosciugata la liquidità di Friulia

La prima causa è il drastico calo dei dividendi di Autovie Venete. In calo anche l’operatività finanziaria di Finest

Inizio l’analisi delle singole società indirettamente partecipate dalla Regione Fvg considerando la Friulia spa di cui spicca il tuffo dei ricavi di gestione scesi dai 31 milioni del 2007 agli 11,5 del 2011/2012. Gli utili? Altro tuffo. Da un utile di 20,9 milioni del 2007/2008 a una perdita di 10,4 nel 2010/2011 e a più 2,5 nel 2011/2012, tuffo dovuto al drastico calo dei dividendi erogati da Autovie Venete e, tramite la controllata Finanziaria MC, da Mediocredito Fvg.

La liquidità di Friulia, infine, è in forte prosciugamento essendo scesa a 25 milioni dal tradizionale centinaio. L’operatività della finanziaria di promozione della cooperazione economica con i paesi dell’est europeo – la Finest spa – segnala che i 232,6 milioni erogati nel periodo 1993/2011 sono andati solo per il 42% a imprese del Fvg. E propone un trend delle erogazioni che precipita a 3,8 milioni nel 2011/2012 contro una media superiore ai 30 nel triennio che va dal 2007 al 2009 e di 20,4 nel 2010/2011.

Il numero di operazioni nel periodo scende da 32 a 6, le perdite accumulate negli ultimi due anni sono pari a 15,6 milioni. La Friulia SGR spa eroga Servizi di Gestione del Risparmio gestendo il fondo mobiliare chiuso AlAdInn, dotato di 28,6 milioni di euro, finalizzato alla nascita di imprese innovative operanti in settori a rapida crescita. Dal 2007 ha investito 8,3 milioni in 5 imprese; una è fallita e le 4 in attività fatturano, assieme, 1 milione di euro con 12 dipendenti. Le perdite complessive di Friulia SGR ammontano a 1,3 milioni, la sua attività è un doppione di Friulia spa. L’Interporto di Cervignano spa è in fase di completamento.

Da anni, infatti, investe nelle opere programmate grazie ai contributi regionali: ben 13,3 milioni in 5 anni con ricavi di vendita pari a 3,9 milioni (in 5 anni). Essendo una attività del tutto estranea a Friulia, l’utilità derivante dalla sua direzione e coordinamento appare minimale. Fino ad 1 anno fa Promotur spa ha fatto parte del gruppo Friulia: ha tratto benefici dalla sua direzione e coordinamento? Negli ultimi 5 anni il valore della produzione si è attestato sui 23 milioni: il 50,7% formato da ricavi di vendita ed il 49,3% da contributi regionali. Che, nel quinquennio, sono stati 57,4 milioni.

Ma poiché la gestione si è sempre chiusa in perdita (-12,4 milioni in 5 esercizi) è stata trasformata in Agenzia regionale con la legge regionale 17/2011. Rimane però irrisolta l’antieconomicità della gestione e il rilancio del turismo montano che ha perso, dal 2004, il 40,6% delle presenze turistiche. La Finanziaria MC é stata costituita per gestire la partecipazione detenuta da Friulia e dalla Regione Fvg in Mediocredito Fvg spa.

Nel 2011/2012 ha un patrimonio netto di 116,1 milioni e una redditività negativa per 351 mila euro, negativa per 380 mila euro anche nel 2010/2011. Un società meramente speculativa ... che non specula. BIC Incubatori Fvg è controllata da Friulia dal giugno 2009 ed opera nell’incubazione di impresa ospitando start-up e spin-off tecnologici a cui offre servizi legati all’insediamento.

Dopo la chiusura della sede di Spilimbergo «... perché caratterizzata da una strutturale antieconomicità», le imprese ospiti a Trieste sono 30 con 200 addetti. Le perdite cumulate negli ultimi 5 anni sono pari a 2,3 milioni. Concludo con Autovie Venete spa il cui valore della produzione accusa la crisi europea con una flessione del 3% nel 2008/2009 e del 3,6%, nel 2009/2010 per crescere nel biennio successivo grazie al duplice aumento del costo dei pedaggi che, a regime, sarà più che raddoppiato. Dettaglio che sarebbe stato utile far presente al 62% di utenti già scontenti dei modesti aumenti fin qui attivati ed ignari che il raddoppio è dovuto ai costi faraonici per la realizzazione della terza corsia.

E c’è il problema dell’aumento esponenziale dei costi di struttura passati dai 97,9 milioni del 2007/2008 ai 150,6 del 2011/2012 che è responsabile del dimezzamento della profittabilità precipitata dai 41,4 milioni del primo anno ai 19,2 milioni nella media dell’ultimo triennio. Fatto che rende impossibile l’obbligo di autofinanziare il prestito bancario necessario ai lavori della terza corsia che, pertanto, rischia di erodere le risorse di Friulia e di parte del bilancio regionale.

Due i provvedimenti presi nei confronti del gruppo Friulia in questi anni: la decisione giuntale di sopprimere lo spreco del sistema duale e l’emanazione di indirizzi privi di obiettivi quantitativi, tempistica e verifiche. Sono adeguati alla situazione descritta e alle aspettative di imprese e cittadini? La risposta di chi si candida alla guida della Regione farà capire se il sostegno dell’economia e il riordino del parapubblico entreranno finalmente nell’agenda politica.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto