Prosciuttificio Principe, si sono fatti avanti 4 possibili acquirenti

Incontro fra la proprietà (con Sonia Dukcevich) e i sindacati. Assicurati gli stipendi di ottobre. Nessuna istanza di fallimento

SAN DANIELE. Quattro potenziali acquirenti per il gruppo Kipre. Una luce in fondo al tunnel quella che si è accesa ieri pomeriggio a Trieste al tavolo di discussione dove per la prima volta ha preso parte la proprietà rappresentata da Sonia Dukcevich.

Per discutere delle sorti del gruppo alimentare – che ha sedi a Trieste e a San Daniele, ma anche in provincia di Vicenza – c’erano i rappresentanti dei lavoratori, fortemente preoccupati dopo che lo scorso 27 settembre si è manifestato il mancato investimento del fondo 4Erre che, fino a poche settimane prima, sembrava vicino a ricapitalizzare il gruppo, cosa che, come noto, non si è poi verificata.

«L’incontro di ieri – spiega Giorgio Spelat (della Fai-Cisl), presente assieme ai rappresentanti di Flai Cgil e Uila Uil – era importante per capire le prospettive del gruppo, per comprendere cosa sta succedendo e cosa succederà. Dopo il 27 settembre infatti – prosegue Spelat – , l’azienda non era più nella procedura della ristrutturazione del debito e quindi potenzialmente fallibile».

A oggi, pur nelle conclamate difficoltà del gruppo, non risultano in piedi richieste di fallimento da parte dei creditori, né da parte delle banche e né dai fornitori.

«Quello che va rilevato – riferisce Spelat – è che c’è una continuità lavorativa seppur in una gestione dell’ordinarietà. La signora Dukcevich ha fatto presente che ad oggi ci sono interessamenti da parte di due gruppi finanziari e due realtà industriali. Questo è positivo se si svilupperà con la cessione a questi possibili acquirenti.

Quanto alle tempistiche, le possibili cessioni si dovranno sviluppare entro i prossimi due mesi, per cui entro la fine di quest’anno. La famiglia Dukcevich ha garantito che le retribuzioni di ottobre saranno regolarmente corrisposte il prossimo 11 novembre, cosa che non era scontata e che evidenzia quindi una continuità produttiva in attesa di definire quale di queste quattro sarà la possibilità da portare avanti e quindi da gestire in esclusiva».

Ma quali sono ora le preoccupazioni dei sindacati? «La preoccupazione a livello sindacale – fa sapere il rappresentante Fai Cisl – è di capire se ci sarà uno “spezzatino” dell’azienda o una cessione in toto».

La Kipre infatti è composta da 6 realtà ovvero i due stabilimenti sandanielesi – Principe e King’s –, il Principe di San Dorligo Della Valle, lo stabilimento di Sossano (Vicenza) e quello della provincia di Parma nonché le società di servizi che gestiscono gli uffici amministrativi del gruppo. Ora dunque bisognerà capire cosa accadrà se la vendita sarà spezzettata oppure se sarà eseguita in blocco».

Grandi novità dunque per il gruppo Kipre che, lo ricordiamo, conta 500 lavoratori di cui 250 nella nostra regione. «Come Fai Cisl – conclude Spelat – abbiamo chiesto un incontro con il Consorzio del prosciutto che sinora è rimasto ai margini di questa importante partita. Anche perché, sì la crisi è di Kipre, ma ci sono altri prosciuttifici del sandanielese che sono in sofferenza per cui è necessario mettere i ferri in acqua visto che il Consorzio è uno degli attori principali. È necessario che il Consorzio metta in campo la propria forza e il proprio peso a tutela del marchio conosciuto il tutto il mondo».

 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto