Protesta a Cividale: no al cemento nel parco Lesa

Interrogazione di Maria Cristina Novelli (Pd)  sul progetto di una piattaforma di oltre 1.200 mq nell'area che ospita concerti: impattante e troppo costosa 
Cividale 6 luglio 2012. Fans e concerto Ligabue. TeleFoto Copyright Petrussi Foto PressCividale 6 luglio 2012. Fans Ligabue. TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press
Cividale 6 luglio 2012. Fans e concerto Ligabue. TeleFoto Copyright Petrussi Foto PressCividale 6 luglio 2012. Fans Ligabue. TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press

CIVIDALE. Perché mai programmare la realizzazione di un'ampia piattaforma in cemento nel polmone verde della Lesa? Dal Pd si levano voci critiche all'indirizzo della giunta, autrice di un piano di restyling del sito che - a parere della consigliera Maria Cristina Novelli - accusa diverse pecche.

L'argomento rappresenterà uno dei primi punti di discussione nella seduta assembleare di martedì prossimo, 3 giugno (il consesso si riunirà al mattino, alle 9): in un'interrogazione incentrata proprio sul progetto di riqualificazione dell'area la Novelli evidenzia come la previsione di una "piazzola" in cemento armato, appunto, delle dimensioni di 1.250 metri quadri strida con il concetto di parco urbano. «A che serve una struttura così grande, il cui costo è stimabile sull'ordine dei 70/80 mila euro? Neanche manifestazioni di rilievo come il concerto di Ligabue richiedono impianti del genere: a villa Manin, sede di eventi musicali big, non ne esistono...

E quali sono - prosegue - le ragioni per cui sono state previste due platee in calcestruzzo? Quella pianificata per la pallavolo potrebbe coincidere con il settore per il montaggio palchi: un'operazione simile consentirebbe di risparmiare almeno 350 mq di cemento e non pochi soldi pubblici (all'incirca 40 mila euro). Infine: ha senso demolire completamente gli edifici che si affacciano sul prato? Non sarebbe meglio preservarne almeno una parte, per realizzarvi servizi igienici dimensionati ai presunti grandi afflussi di persone in loco?».

Ma vertono su tematiche ambientali pure un'ulteriore interrogazione (sempre a firma Maria Cristina Novelli) e una mozione, predisposta dalla capogruppo del Pd Claudia Chiabai. Partendo da quest'ultima: a Cividale, rileva la portavoce del partito, «non esiste alcuno spazio per lo sgambamento dei cani», alias una zona - attrezzata allo scopo - in cui gli amici a quattro zampe possano essere lasciati liberi di correre e giocare. «La mia istanza - commenta Chiabai - deriva anche dalla necessità di garantire decoro al centro storico, assicurandone la pulizia.

Concerto di Ligabue, molti dubbi sulla sicurezza
Cividale 26 Marzo 2012. Area sportiva ex preventorio di Carraria. Telefoto Copyright Foto Petrussi

Oggi come oggi tante persone non hanno altra chance che portare a spasso gli animali nel cuore della città, che per varie ragioni non risulta certo il luogo più indicato: sarebbe dunque opportuno individuare un terreno da destinare allo scopo, in prossimità del nucleo urbano; l'appezzamento andrebbe recintato, naturalmente, e dotato di un sistema di ingresso e di una fontana. Nel progetto potrebbero essere coinvolte realtà associative locali che operano nel ramo dell'addestramento». L'interrogazione di cui sopra, invece, solleva la problematica del (presunto) calo delle percentuali di raccolta differenziata.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto