Protesta contro i tagli e riesce a salvare un albero

Forni di Sopra, Luca Clerici, negoziante del paese, contro gli abbattimenti. Il Comune: erano pericolosi, ne pianteremo altri consoni con il nostro paesaggio

FORNI DI SOPRA. Non si è incatenato, ma si è posto imperterrito davanti all’albero, l’unico rimasto ancora in piedi sul retro del municipio di Forni di Sopra, salvandolo da un taglio che ritiene indiscriminato. L’autore della protesta è Luca Clerici, negoziante del paese, che ha lamentato poca sensibilità da parte dell’amministrazione comunale verso la natura. Inutili i tentativi dell’ingegnere del Comune, Nazzareno Candotti, di dissuaderlo: Clerici non si è mosso sino a quando non ha avuto l’assicurazione, da parte del Comune, che gli alberi saranno rimpiazzati in autunno.

In questi giorni il Comune sta facendo eseguire lavori per portare le tubazioni dell’acqua calda del teleriscaldamento a biomassa sino al municipio. Una lunga traccia che parte dalla piscina-palestra a Davòst, attraversa il Tagliamento e punta verso il centro del paese. I lavori necessitano di scavi e gli alberi, le cui radici incidono nel fossato che si viene a creare, vengono abbattuti. Anche la zona retrostante il municipio, dove si trovano pure il dispensario medico e un piccolo parco con alberi piantati una quarantina di anni or sono, è interessata da queste opere ed è lì che alcuni dipendenti comunali ieri mattina si sono presentati con le motoseghe per il taglio dei tronchi.

Accortosi di quanto stava accadendo, Clerici ha quindi inteso esprimere il suo dissenso. Troppo tardi per salvarli tutti e per chiamare altre persone a supportare la sua protesta. Ha solo potuto porsi davanti a uno dei pochi alberi rimasti ancora in piedi e impedirne l’abbattimento. «Saranno ripiantati alberi consoni con il nostro territorio: questi che vengono abbattuti sono vetusti, pericolosi e possono cedere sotto il peso della neve», ha detto il tecnico comunale, aggiungendo: «Ne pianteremo altri che faranno bella figura nei prossimi anni». Clerici ha ribattuto che il taglio è indiscriminato rispetto ai lavori del teleriscaldamento. «Non era necessario tagliarli tutti, non erano sulla linea dei lavori».

Clerici si dice perplesso anche per altri abbattimenti. «Nella zona sportiva è stato abbattuto un tiglio secolare, lasciando dietro un deserto di ghiaia, cemento e asfalto. Il bosco si mangia i prati e il paese continua a cementificarsi. Per non parlare poi del fatto che questi lavori, in un paese turistico, vengono effettuati in estate, quando il nostro paese è maggiormente visitato». Perplessi alcuni villeggianti. Clerici attendeva le forze dell’ordine, invece il Comune ha parzialmente ceduto: il suo albero non sarà tagliato.

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