Province chiuse da gennaio, ecco le tappe dell’addio

UDINE. Dal 1º gennaio saranno svuotate di compiti, personale, risorse, percorso che durerà dieci mesi. Così dal 2018 il sistema istituzionale del Friuli Venezia Giulia sarà basato su Regione e Comuni. Le tappe dell’addio agli enti intermedi sono state approvate dalla giunta di Debora Serracchiani. La strada non sarà priva di ostacoli, ma è tracciata.
Sopravvive solo Udine, vuota
La Provincia di Pordenone è commissariata, mentre Gorizia (il presidente è il dem Enrico Gherghetta) e Trieste (guidata da Maria Teresa Bassa Porpoat dei Cittadini) hanno ancora un mese di vita, perché ai due governi provinciali di centrosinistra è stata concessa una proproga per «accompagnare la riforma» al primo dicembre, poi arriverà il commissario.
Udine, invece, è destinata a sopravvivere fino al 2018, sotto la guida del leghista Pietro Fontanini, ma priva di competenze. Una scatola vuota. Il disegno di legge approvato in via preliminare dall’esecutivo prevede che la soppressione delle Province commissariate venga avviata il 1º gennaio e si concluda il 31 ottobre 2017.
Nel caso della Provincia di Udine, invece, il “funerale” si potrà celebrare solo il giorno successivo alla scadenza del mandato, o alla cessazione anticipata dei rispettivi organi, per concludersi entro i dodici mesi successivi.
Le tappe per Regione e Comuni
Dopo una ricognizione, che va ultimata entro il 28 febbraio 2017, Regione e Comuni diventeranno i proprietari dei beni provinciali e titolari delle risorse umane, finanziarie e dei rapporti giuridici già pendenti e in capo alle Province, procedendo quindi alla liquidazione di beni e risorse che non rientrino nel Piano di subentro.
Il Piano di subentro, cioè il passaggio per la chiusura degli enti intermedi, sarà proposto dai commissari entro il 31 marzo 2017, dopo aver sentito i rappresentanti delle Unioni territoriali intercomunali (Uti) e dei Comuni che non partecipano alle Uti, e dovrà essere approvato entro il 30 giugno 2017, con delibera della giunta Serracchiani.
Il Piano di liquidazione per il trasferimento di beni, risorse e rapporti giuridici non inclusi nel Piano di subentro, sarà invece proposto dai commissari entro il 31 luglio 2017. Poi, entro i successivi 45 giorni dalla trasmissione di ciascuna proposta, la giunta regionale licenzierà il Piano di liquidazione.
Le funzioni ai Comuni
Dal 1º gennaio 2017 passano ai municipi le residue funzioni in materia di agricoltura, politiche sociali e politiche giovanili già esercitate dalle Province.
Le funzioni alla Regione
Dalla stessa vanno alla Regione tutte le altre funzioni che erano della Provincia in forza di norme statali e regionali, incluse alcune funzioni in materia di istruzione e politiche giovanili, dai corsi di orientamento musicale ai contributi a scuole di musica non statali, fino agli Informagiovani.
I compiti di Udine
Come detto la Provincia di Udine resterà una scatola vuota, più che dimezzata nelle competenze, perché potrà esercitare solo le funzioni in materia di agricoltura, demanio idrico e difesa del suolo, istruzione, pianificazione territoriale, utilizzo del territorio e politiche sociali.
Niente gestione dei rifiuti
Il ddl specifica che, dopo l’impugnativa da parte del Governo della legge Fvg sul servizio idrico integrato, tra i compiti che i Comuni devono esercitare in forma associata non ci sono quelli disciplinati da specifiche normative, come il servizio idrico integrato e il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani.
Non solo. Per i Comuni di pianura viene ridotta da 15 mila a 10 mila la soglia minima di abitanti di un Comune al di sotto della quale deve essere svolto in forma associata l’esercizio di tutta una serie di funzioni: opere pubbliche e procedure espropriative; pianificazione territoriale comunale ed edilizia privata; procedure di autorizzazione in materia di energia; organizzazione dei servizi pubblici di interesse economico generale; edilizia scolastica e servizi scolastici.
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