Provincia, c’è il candidato autonomista

É Simeoni del Front Furlan. A sfidare Fontanini (Pdl-Lega) ci sarà un esponente Pd.
Niente grillini, incognita montiani
ANTEPRIMA Udine 07-05-2008 consiglio provinciale
ANTEPRIMA Udine 07-05-2008 consiglio provinciale

UDINE. Solo i grillini non ci saranno. Per loro la Provincia è un ente inutile e partecipare a una corsa elettorale non avrebbe senso. Così i partiti tradizionali dovranno fare i conti con quel 27,4% dei consensi ottenuto dal M5S in Friuli alle politiche del 24 febbraio e proveranno di tutto per convincerne almeno qualcuno a passare dalla loro parte. Ma se sulla scheda mancherà il simbolo a cinque stelle, gli altri sono pronti ad affilare le armi. Al momento le caselle di Pd e montiani non sono state riempite con i nomi dei candidati presidenti, ma è questione di pochi giorni. Il presidente uscente, il leghista Pietro Fontanini, sarà della partita e proverà a fare il bis, sostenuto da Pdl e Carroccio.

Novità delle ultime ore l’annuncio della candidatura di un esponente friulanista. Gli autonomisti scendono in campo per la conquista della Provincia. Il “Front Furlan” correrà da solo, candidando Federico Simeoni portavoce del movimento dalla sua fondazione, nel 2006, fino a qualche settimana fa. La decisione è stata presa all’unanimità mercoledì sera al termine di un direttivo. Attualmente in carica come assessore nel comune di Povoletto, Simeoni, 40 anni, libero professionista, ha alle spalle una decina d’anni di esperienza come consigliere comunale. L’obiettivo che intende raggiungere è quello di “cambiare il meccanismo dall’interno eliminando gli sprechi. «E’ necessario - ha dichiarato – fare una vera e propria pulizia riducendo le tante spese inutili che si sono registrate durante il governo Fontanini e di cui sono esempi la campagna “Easy Foot” sulla sicurezza stradale o la miriade di società partecipate». Una prima riforma interna all’ente Provincia in attesa che la Regione decida di avviare quella per il suo superamento. Come riferisce il presidente Claudio Boaro, il “Front Furlan” è favorevole «a una riorganizzazione della Regione tra Trieste e Friuli sul modello delle province autonome di Trento e Bolzano». Si punta cioè a creare due grandi macro aree: una grande Provincia del Friuli e l’area giuliana, in cui le comunità friulane potranno riorganizzarsi in centri mandamentali e Trieste in area metropolitana ognuna delle quali potrà gestirsi in maniera autonoma. In questo modo si avrà una gestione del territorio diversa, evitando i doppioni, migliorando i servizi», ha concluso Boaro.

Anche sul fronte dei centristi qualcosa si muove. La volontà del gruppo montiano, che in regione fa capo ai neo parlamentari Gian Luigi Gigli e Alessandro Maran, sarebbe quella di provare a correre da soli, con un candidato presidente, per palazzo Belgrado, sulla falsariga di quanto avverrà per la Regione. Febbrili i contatti in queste ore, prima di definire programma e soprattutto nome del “papabile”. Intanto per la presentazione delle liste c’è tempo fino al 23 marzo.

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