Provincia di Udine, cinquanta auto al palo per i tagli
UDINE. Una cinquantina. Tante sono le auto “grigie” a disposizione per gli interventi della Provincia che rischiano di rimanere senza benzina a causa dei tagli. Dove per tagli si intende il decreto sulla spending review varato dal governo Monti. Sulla questione sollevata dal consigliere del Front Furlan, Federico Simeoni, interviene Carlo Teghil, assessore con delega al patrimonio dell’ente.
Che prima ammette: «Il monte litri di benzina di quest’anno è stato superato a giugno». Ma poi, annuncia: «Riusciremo a garantire comunque il servizio del nostro parco macchine recuperando il carburante da cinque auto che operano nella sicurezza e sono state conteggiate nell’ammontare complessivo dei litri di benzina».
Per capirci: la normativa, la legge 95/2012, prevede che per la manutenzione delle auto “grigie” le amministrazioni non possano effettuare esborsi superiori al 50 per cento della spesa sostenuta nel 2011. Escluse dalla disposizioni ci sono, tra le altre, le auto dedicate alla tutela della sicurezza. E proprio sulle cinque macchine dedicate ai controlli l’amministrazione intende far leva per far arrivare a fine anno il resto del parco macchine.
«Ho assunto il mio incarico a maggio», premette l’assessore Teghil e spiega: «Ho scoperto che solo a marzo e aprile si è provveduto a una verifica delle spese per il carburante. Accorgendoci così a giugno che il monte litri sarebbe già finito». Il tentativo coordinato dall’Upi, l’Unione delle province d’Italia, di far interpretare il decreto in maniera più “morbida” è stato bocciato dalla regione.
E quindi la Provincia si è dovuta attivare per trovare delle soluzioni alternative. «Scorporando la benzina consumata da gennaio da quelle cinque auto alla somma totale arriveremo a fine anno», spiega ancora Teghil. Che non esclude anche un cambio di immatricolazione per 28 autovetture, in modo da non farle rientrare nei tagli previsti dal decreto. «Queste macchine sono state immatricolate come auto, ma in realtà svolgono un servizio operativo da autocarri. Per questo cambio la spesa prevista è di 17mila euro», specifica Teghil.
Proprio i problemi sull’immatricolazione stanno creando dei malumori tra i dirigenti dell’ente. Una di questi, la dottoressa Nilla Patrizia Miorin, si è riservata di ricorrere alle vie legali contro la Provincia per tutelare la propria immagine e il proprio decoro professionale. Ma sulla questione l’assessore Carlo Teghil preferisce non rilasciare dichiarazioni.
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