Pulizia dei prati stabili: a San Vito al Tagliamento utilizzata la tecnica del fuoco prescritto

L’attività è stata realizzata dal Corpo forestale regionale e consiste nell’applicazione pianificata delle fiamme, così da rinnovare la vegetazione in determinate aree

I forestali impegnati nella tecnica del fuoco prescritto il 6 febbraio a San Vito al Tagliamento
I forestali impegnati nella tecnica del fuoco prescritto il 6 febbraio a San Vito al Tagliamento

Da una parte la funzione ambientale, che punta all’eliminazione della vegetazione arbustiva per il recupero dei prati stabili lungo la sponda destra del Tagliamento; dall’altra la funzione più prettamente formativa, che coinvolge i forestali chiamati a gestire in sicurezza situazioni di emergenza come gli incendi boschivi.

 


Fuoco prescitto a San Vito al Tagliamento: i forestali al lavoro

È ripartita da San Vito al Tagliamento la programmazione dei progetti di fuoco prescritto - l’attività che rappresenta l’applicazione esperta, consapevole e autorizzata del fuoco su superfici pianificate per il rinnovo delle specie erbacee e della vegetazione - in Friuli Venezia Giulia.

La tecnica

Nella mattinata del 6 febbraio, nel cantiere organizzato lungo la golena destra del Fiume Tagliamento, su una superficie di circa 15 ettari, è stato avviato il piano di recupero dei prati stabili voluto dall’Amministrazione comunale che prevede, tra le diverse strategie impiegate, anche l’utilizzo del fuoco prescritto.

Il corpo forestale impegnato nell'attività del fuoco prescritto, il 6 febbraio a San Vito al Tagliamento. Foto Dario Cancian
Il corpo forestale impegnato nell'attività del fuoco prescritto, il 6 febbraio a San Vito al Tagliamento. Foto Dario Cancian

L’attività è stata progettata dalla dottoressa forestale Eva Valese (tecnicamente, il Direttore del cantiere di fuoco prescritto), con il coordinamento del Corpo forestale regionale.

L’obiettivo di questa tecnica? Consentire la riduzione del carico di combustibile (la vegetazione presente) e contenere, in particolare, lo sviluppo delle specie arbustive invasive e dannose, come ad esempio l’Amorpha fruticosa, il falso indaco. Per il personale forestale quella di oggi è stata anche l’occasione per “addestrarsi” in materia di antincendio boschivo, tra momenti formativi e interventi di applicazione del fuoco e di controllo dello stesso in sicurezza.

Il personale coinvolto

- Alla presenza di funzionari del Comune di San Vito al Tagliamento, l’intervento è stato condotto, oltre che dal progettista, anche da una cospicua rappresentanza di personale proveniente dalle Stazioni forestali e funzionari del Comando CFR.

 

Nello specifico, sono state coinvolte le Stazioni forestali di Pordenone, Barcis, Cividale del Friuli, Pinzano al Tagliamento, Polcenigo e Tolmezzo per un totale di 20 forestali assegnati ai diversi settori previsti dall’organigramma progettuale (responsabile della sicurezza ed addetti al contenimento del fronte, torcisti addetti all’accensione del fuoco prescritto specificatamente formati, addetti al monitoraggio, osservatori).

I mezzi

La sicurezza delle operazioni, gestita da Corrado Tuchet (coordinatore della Stazione forestale di Pordenone e Direttore delle operazioni di spegnimento), è stata garantita dal personale forestale addetto al settore mediante impiego di due autobotti, di quattro pick-up fuoristrada con allestimento antincendio boschivo e dall’impiego di attrezzature manuali di diversa tipologia. Nelle prossime settimane verranno organizzati cantieri di fuoco prescritto anche nei territori di Osoppo, Maniago (frazione di Dandolo) e Gonars-Flambro.

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