Punto nascita, ora ci sono 4 mila firme per salvarlo
LATISANA. Hanno lavorato per settimana senza clamore, senza “urlare” il loro pensiero e intanto sono riuscite a raccogliere quasi 4 mila firme che questa mattina consegneranno nelle mani del presidente del consiglio regionale.
Loro sono le promotrici del comitato “Nascere a Latisana”, nato spontaneamente da un gruppo di cittadine e promotore di una raccolta di firme a sostegno del mantenimento del Punto nascita all’interno dell’ospedale civile di Latisana. Questa mattina, le promotrici del comitato e la presidente, Renata Zago, saranno ricevute alle 10 dal presidente del consiglio del Friuli, Maurizio Franz che sarà accompagnato da alcuni responsabili dell'assessorato alla salute riceveranno: agli esponenti della Regione saranno consegnate le oltre 3800 firme raccolte nel territorio dei comuni di Latisana e Lignano Sabbiadoro, sottoscrizioni che i cittadini hanno accettato di dare a sostegno del punto nascita locale, per la sua perifericità rispetto ad altri ospedali, una situazione molto simile a quella del punto nascita di Tolmezzo che però non è a rischio chiusura.
La preoccupazione palesata anche dal comitato è quella che venga a mancare un supporto specialistico pediatrico al territorio e in particolare alla località turistica di Lignano Sabbiadoro, prima industria regionale, perché è evidente che se la Regione dovesse procedere con la chiusura del punto nascita dell’ospedale di Latisana, a ruota anche il reparto di pediatria andrebbe irrimediabilmente verso la chiusura.
Ciò che infatti appare scontato e viene fortemente ribadito, non solo dalla politica locale ma anche dal comitato “Nascere a Latisana” è che se il punto nascita dovesse scomparire stessa sorte toccherebbe anche al reparto di pediatria e a quel punto il Pronto soccorso pediatrico più vicino diventerebbe quello dell’ospedale di Udine.
Il Comitato, al di là dei campanilismi, - si legge in una nota che annuncia l’incontro di oggi in Regione - chiede che qualsiasi decisione in merito al punto nascita di Latisana debba avvenire dentro il piano generale dei punti nascita regionali e condanna il tentativo, attualmente congelato, della Giunta regionale, di procedere per “colpi di mano”, senza tener conto delle perifericità e dell’equità dell’offerta e dell’accesso ai servizi e concentrando nell’area peri udinese ben tre punti nascita.
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