Puschiasis rinuncia, non sarà in lista col Pd

UDINE. Barbara Puschiasis non si presenterà in un collegio uninominale del Fvg come candidato del Pd. La decisione, dopo le sollecitazioni dem dei giorni scorsi, è stata comunicata dallo stesso avvocato udinese prima al segretario provinciale di Udine Roberto Pascolat e poi diffusa attraverso il proprio profilo Facebook dell’ex presidente di FederconsumatoriFvg.
«Ringrazio tutti coloro che in questi giorni in cui ho cercato di staccare un attimo la spina – ha scritto – hanno mostrato il loro affetto e sostegno. Ringrazio anche chi, nel manifestare la sua vicinanza, ha cercato di coinvolgermi in un percorso politico ma, come ho precisato sin da subito, il mio attuale impegno è nella società civile, la quale si è stretta attorno a me e che su di me e sul mio gruppo conta per tentare di raggiungere un risultato che è quello della tutela dei consumatori e dell'affermazione dei valori».
Partita chiusa, dunque, almeno per le Politiche, con il Pd, quindi, che dovrà adesso trovare il candidato più adatto per quel collegio dell’Alto Friuli in cui sperava di candidare, appunto, Puschiasis. L’ultima idea, adesso, porta a Gianna Malisani, nome emerso anche nel corso dell’Assemblea provinciale di Udine di ieri in cui i dem hanno sostanzialmente confermato l’elenco delle loro possibili richieste.
Nella lista ci sono, come ci si aspettava, Debora Serracchiani, Franco Iacop e Paolo Coppola per quanto il destino dell’onorevole uscente paia essere legato all’area, oppure alle aree in caso di pluricandidatura, in cui verrà schierato Ettore Rosato.
Il capogruppo alla Camera è blindatissimo, come noto, e non ha certo bisogno del placet, peraltro scontato, arrivano anche dall’assemblea triestina che ha indicato il suo nome oltre a quello del senatore uscente Francesco Russo con la richiesta – data la molto probabile non ricandidatura di Tamara Blazina – di garantire anche la rappresentanza di un esponente della minoranza slovena.
La segretaria regionale del partito Antonella Grim, infine, ha offerto la propria disponibilità a correre in un collegio uninominale. Quasi inevitabile, nel caso di via libera, che la segretaria venga schierato nel collegio che comprende Trieste, sia esso quello della Camera o del Senato. (m.p.)
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