Qualità-prezzo ok sugli sci

PIANCAVALLO. È nata nel 1969, ma grazie a dinamicità, freschezza e intraprendenza dimostra molti meno anni di quelli che in realtà ha. È la scuola italiana di sci di Piancavallo diretta dal cividalese Pio Boccolini che dall’alto della sua esperienza (è ai vertici della scuola dal 1985) tenta di descrivere la realtà turistica di Piancavallo, tra intenti di fusione con l’altra scuola di sci del polo e necessità di incrementare i posti letto alberghieri.
Per cominciare, Boccolini racconta come una leggera modifica nelle modalità tradizionali di insegnamento dello sci abbia portato alla sua scuola non soltanto più lavoro, ma soprattutto maggiore soddisfazione da parte degli sciatori. «Ho introdotto – spiega Boccolini – lezioni collettive a gruppi di non più di cinque persone anziché otto o dieci, in modo da permettere al maestro di seguire passo passo ogni nuovo sciatore. Il risultato è stato molto positivo, non soltanto per l’ottimo rapporto qualità-prezzo, ma anche per il risultato, visto che alla fine il valore della lezione è equivalente a quelle individuali». Questa formula prevede otto ore di lezione (per quattro sabati o per quattro domeniche), al costo di 100 euro. «Sul finale di stagione, in questo mese di marzo – annuncia Pio Boccolini – il prezzo scende a 80 euro».
Per Piancavallo, questo è il periodo delle scolaresche. Centinaia di ragazzi che arrivano sulle piste da sci desiderosi di imparare, divertirsi e sfogare le fatiche accumulate in classe durante l’anno. «Il nostro polo, specialmente durante la settimana – aggiunge il direttore della scuola di sci – è l’ideale per i gruppi scolatici, e in particolar modo per gli insegnanti, che non devono far fronte alle insidie di un centro abitato e del traffico. A Piancavallo manca sia l’uno che l’altro e i ragazzi, dopo lo sci, sono più facilmente controllabili. Per questo puntiamo molto sulle settimane bianche delle scuole, offrendo promozioni e agevolazioni ad hoc».
La scuola di sci di Piancavallo conta 48 maestri soci, anche se la forza lavoro più attiva si restringe a 27 unità nei week-end, a 10 durante la settimana. Tra gli aspetti più positivi di queste ultime stagioni c’è il fatto che molti giovani si sono avvicinati alla professione di maestro di sci: «Abbiamo la necessità di ringiovanire l’organico – confessa Boccolini – ma accanto alle nuove leve è indispensabile la presenza, almeno nei primi anni, di maestri con esperienza. Nelle ultime due stagioni sono stati sette i ragazzi diventati soci della nostra scuola».
L’inverno, grazie anche alle abbondanti nevicate, sta andando bene. E per chiudere in bellezza Boccolini attende il gran finale di Pasqua e Pasquetta: «I conti li faremo alla fine, ma il trend di presenze pare essere positivo, in linea con lo scorso anno. E in un periodo di crisi, riuscire a non perdere può già essere considerato un successo. Il merito, a mio avviso – precisa – può essere dato dal fatto che l’assistenza che forniamo agli sciatori è totale, oltre all’alto grado di fidelizzazione che riusciamo a ottenere».
A Piancavallo operano due scuole di sci, ma l’intenzione, come già affermato su queste pagine dal direttore della scuola di sci e snowboard, Antonella Tellini, è quella di riunire le due realtà: «Stiamo lavorando in questa direzione – conferma Boccolini – per ottimizzare il servizio alla clientela, per dare un’immagine unitaria al polo di Piancavallo e per migliorare il rapporto con le istituzioni. La collaborazione tra le due scuole è ottima già adesso, quindi la fusione non sarebbe altro che un’ufficializzazione di un’unione, di fatto, già esistente».
Una spinta ulteriore alla crescita del polo di Piancavallo: «Il demanio sciabile è sufficiente – conclude il direttore – ciò che ci manca sono i posti letto alberghieri. Farli crescere numericamente significherebbe far aumentare il lavoro per tutti gli operatori del polo».
Alessandro Cesare
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