Quando Delon festeggiò il compleanno

Lino Leggio ricorda quella serata al “Conte di Montecristo”: «Attorno a lui tanti fan e belle donne»

BUTTRIO. La storia del Conte di Montecristo è legata al Triangolo delle Sedia. Il boom produttivo degli anni Settanta e Ottanta segnò anche l’ascesa del locale notturno di Buttrio. A frequentarlo erano soprattutto imprenditori, cantanti italiani, ma anche vip internazionali. Come il bello e tenebroso del cinema, il francese Alain Delon che qui a Buttrio festeggiò un suo compleanno.

È il 1972 e l’azienda Sabot, come riportano alcuni volumi e giornali dell’epoca, si fece portavoce di una geniale trovata pubblicitaria, che fece conoscere il triangolo della Sedia in tutto il mondo. Il patròn Vittorino presentò una collezione di tavoli in legno laccato con il piano in cristallo specchiato a firma Alain Delon, l’attore più celebre del momento.

Quei mobili fecero epoca, come pure gli allestimenti all’estero e in Italia, per presentarli. In occasione di un Salone del Mobile fu lo stesso Alain Delon a ricevere gli operatori, come un qualsiasi piccolo - medio imprenditore. Nacque così un legame stretto tra l’attore francese e il Friuli.

Alain Delon venne più volte nel Manzanese, accompagnato sempre da Vittorino Sabot. Automobili, belle donne: una sorta di “Dolce vita” friulana che finiva sulle pagine di tutti i giornali. E fu così anche in occasione di un compleanno dell’attore.

A raccontare l’aneddoto è Lino Leggio, noto scrittore che ha raccontato nei suoi libri e romanzi la storia di Udine nei decenni che vanno dal 1950 al 1970.

«Mi arrivò l’invito da Gianfranco De Re, che allora faceva il direttore al personale per l’azienda Sabot. Alain Delon era diventato un’importante icona per questi paesi. Un bel biglietto da visita per il Triangolo della Sedia. Ed essere invitato al compleanno dell’attore francese, ritenuto il bello del cinema, era un pregio».

«Ci fu una cena a Perteole – ricorda Leggio – a cui non partecipai. Poi la compagnia al seguito di Delon fece il giro di quattro o cinque locali. L’appuntamento finale era al Conte di Montecristo a Buttrio. Era la prima volta che entravo in quel locale, comunque rinomato all’epoca. Ci entrai. Intravidi Delon da lontano attorniato da una calca di fan che chiedevano gli autografi, guardie del corpo e belle donne. Ma la festa non era per i miei gusti. Me ne andai e non riuscii nemmeno a presentarmi a Delon». (da.vi.)

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto