Quattro comuni uniti: stop al decreto Ronchi
La richiesta al ministero dell’Ambiente per depositare i fanghi nella laguna. La prossima settimana saranno dragati 30 mila metri cubi di fanghi ad Aprilia.
LATISANA. Quattro consigli comunali, 4 ordini del giorno, un’unica richiesta rivolta alla Regione perché richieda al ministero dell’Ambiente lo stop al decreto Ronchi che ha classificato i fanghi della Laguna di Grado e Marano come rifiuti ed estendere il protocollo Venezia per ricominciare a depositare i fanghi nelle barene della laguna.
La decisione di sottoporre al voto dei propri consigli comunali un unico documento da inviare a Roma è maturata dopo l’incontro dei comuni di Grado, Marano, Latisana e Lignano con il vice presidente della Regione, Luca Ciriani, il commissario straordinario per la laguna Gianni Menchini e gli operatori delle darsene della laguna, per un punto sulla situazione di interramento dei canali della laguna e sulle opportunità di dragaggio e deposito dei fanghi che nelle prossime settimane saranno prelevati dal canale di accesso ai porti di Aprilia Marittima (circa 30 mila metri cubi ) e portati a Venezia, per l’impossibilità di depositarli nella cassa di colmata di Marano ormai esaurita né in quella del Pantanel a Lignano, progettata ma non realizzata.
«Le barene sono piccole isolette che proteggono la laguna dalle mareggiate che nei tempi sono sempre state mantenute portando la sabbia dei fondali» ha ricordato il sindaco di Marano, Cepile durante l’incontro con gli altri amministratori che hanno ribadito che «se non viene più fatta la manutenzione delle barene il rischio è che venga a mancare la protezione dalle mareggiate che possono arrivare fino in paese».
«La stagione turistica 2011 con l’intervento programmato dal commissario è salva, ma l’emergenza dei dragaggi rimane - ha commentato il sindaco di Latisana, Salvatore Benigno - e su questo l’attenzione del comune non è mai venuta meno perché parliamo di un’importante risorsa economica del nostro territorio, dove operano oltre un centinaio di imprese artigiane con un indotto di circa 500 addetti e un fatturato annuo di qualcosa come 75 milioni di euro».
«Il problema è a Roma e non nella volontà degli operatori» ha detto l’assessore Graziano Bosello di Lignano «si deve modificare il decreto Ronchi, si tratta di spostare dei fanghi all’interno della laguna». L’autorizzazione del Ministero a depositare i fanghi in laguna farebbe la differenza sotto l’aspetto economico, «con la cifra in preventivo per costruire la cassa di colmata del Pantanel» - ha commentato Menchini - «avremmo fatto la manutenzione dei canali per 10 anni».
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