Quel salottino nato nella vecchia stazione
CHIUSAFORTE. La ciclabile Alpe Adria è una grande opportunità per l'economia di Canal del Ferro e Valcanale. Per iniziativa di Fabio Paolini, adeguando l'ex stazione di Chiusaforte, è stato aperto un di ristoro divenuto in un solo mese di attività, un apprezzato punto di riferimento per gli amanti delle due ruote che scendono la Val Fella.
Nel locale si sta anche allestendo un interessante esposizione museale dove è possibile ammirare fotografie storiche e reperti della vecchia Ferrovia Pontebbana che risale al 1879. Da questa stazione partirono, in seguito alla rotta di Caporetto nell'ottobre del 1917, le genti di Chiusaforte e della Val Raccolana per andare profughi in giro per l’Italia.
Chiusaforte, dunque, ha compreso che la ciclabile può essere una carta vincente per l'affermazione turistica. «Noto con soddisfazione che i ciclo amatori apprezzano il posto di tappa e gradiscono le informazioni storiche – commenta Fabio Paolini che è anche uno scrittore delle bellezze locali -. Purtroppo, dopo la chiusura della ciclabile a Dogna, a causa dell'incendio, sono diminuiti i passaggi, sopratutto degli stranieri, invece gli italiani spostano le barriere e transitano ugualmente sfidando le cadute di sassi. Perciò è urgente provvedere a ripristinare la percorribilità della ciclabile, ma siamo anche in attesa che possa essere asfaltato e per questo Provincia e Comunità Montana stanno cercando di risolvere la questione, quel mezzo chilometro di ciclabile a monte della Stazione e a valle della nuova galleria della Pontebbana».
Anche il sindaco di Chiusaforte Luigi Marcon si sta adoperando per l'asfaltatura del tratto ch'era stato utilizzato per il passaggio dei mezzi, dalla ditta costruttrice della galleria e visto che i lavori sono finiti a giugno ed ha avuto assicurazione dall'assessore provinciale Mattiussi che quanto prima sarà trovata l'intesa con la Comunità Montana.
«Vogliano che la ciclabile dia una bella immagine di Chiusaforte e l'iniziativa di Paolini, la novità dell'estate, ha il nostro appoggio. Ha creato un “salottino” frequentato anche dai locali e offre un importante servizio ai ciclisti. Ha anche recuperato la vecchia fontana rendendo gradevole il luogo dove in questa estate spesso si sente parlare in diverse lingue, oltre il tedesco e lo sloveno, anche il francese e l'inglese visto che anche agli americani piace andare da Salisburgo a Grado in bici». (g.m.)
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