Questo è degrado, non ribellione

Prendi Lignano, trattala male, lasciala come una discarica, non farti vivo per tutto l’anno e a Pentecoste riducila come una cloaca. Fa’ sesso per strada come gli animali, dosa male le bevante di differente gradazione alcolica. Cerca di essere un tenero amante e poi l’alcol test pietà di te non avrà.
Il “Teorema” di Lignano devastata dai giovani a giugno si ripete puntualmente e noiosamente come la dichiarazione dei redditi. Giovani ed eccessi. Giovani e trasgressione. Sì, bene, giovani, bravi tutti, ma questa vostra trasgressione e questi vostri eccessi non hanno nulla a che fare con la sana ribellione giovanile. È solo degrado.
È solo miseria antropologica. Bere per bere non è essere anticonformisti. Riempire una città di vomito, di preservativi usati e di rifiuti di altro genere non è essere anticonformisti. È conformismo puro, per lo più di infima qualità. È essere più schiavi degli schiavi di regole imposte dall’alto che tanto fingete di disprezzare. Sì, fingete di disprezzarle, le regole. In realtà, comportandovi così, dimostrate di esserne morbosamente assuefatti e irrimediabilmente dipendenti.
Giovani italiani, austriaci, europei, che per tutto l’anno vi pettinate con la riga in banda e che dite guten morgen ai vicini, e che non gettate le cartacce per terra nelle vostre belle città tutte piste ciclabili e fiorellini, perché quando venite a Lignano a giugno vi comportate come vandali? Ve lo dico io il perché. Perché fate esattamente quello che prevede il vostro protocollo da giovani conformisti: essere trasgressivi per una notte e poi bimbiminchia per tutto il resto dell’anno.
Cari ragazzi europei di oggi, venendo a Lignano a Pentecoste per sfasciarla dimostrate purtroppo di essere schiavi mentalmente e fisicamente dell’ignoranza e dell’inciviltà e, soprattutto, dimostrate di saper trasgredire le regole solo a comando; dunque, di non sapere cosa significa superare le regole, di non sapere cosa significa essere ribelli, che è la risorsa di cui il mondo di oggi avrebbe tanto bisogno: non ci servono giovani trasgressivi un giorno e schiavi delle regole per tutto il resto dell’anno, ma giovani critici e coscienziosi mai contenti e sempre ribelli. Dentro siete più vecchi dei vecchi e se non imparate a essere ribelli, non avrete un futuro.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto