Quizzone ostico: «É stata dura»

Pordenone, i commenti dei maturandi sul test. Intanto, incognita-compensi per i commissari

PORDENONE. «Marx soffriva di mal di stomaco, per Nietzsche Dio è morto prima dei Nomadi e io non mi sento tanto bene».

Battute in libertà, ieri, dopo la tortura del terzo scritto dell’esame di Stato, il quizzone: quelle di Lorenzo Contini smontano miti e riti nel liceo Pujati.

Il terzo scritto. «Il test multidisciplinare ci ha fatto penare – Lorenzo l’ha buttata sul rap con Martina Covre, compagna d’esame 2015 nel liceo linguistico Pujati – ma alla fine andremo al mare. Scherzi a parte, commissari molto carini e gentili: domande a razzo in tre ore di matematica, filosofia, spagnolo e tedesco».

Tosti alla prova del quizzone, ieri mattina, circa 2.200 candidati al diploma di Stato e prima delle 10, su Facebook, sono arrivate le soluzioni di alcuni quesiti: matematica, filosofia, scienze, a ciascuno il suo. Dal virtuale al reale: 180 minuti di quiz, per finire in gloria gli scritti.

«É stata dura con il quizzone – conferma Elena Tomè che nel suo liceo ha fatto il corpo a corpo con la matematica –. Speriamo di cavarcela con l’orale: da giovedì».

I numeri. Qualcuno anticipa le prove orali: da domani si parte, per esempio, nella mono-commissione della presidente Annamaria Poggioli che nel liceo Leopardi-Majorana finirà i colloqui e l’esame entro un pugno di giorni.

Una commissione extra-large, invece, si conta nell’Isis Marchesini a Sacile: 54 candidati. Commissari da ieri pomeriggio al lavoro: scene della maturità nel Leopardi-Majorana e avanti tutta.

Nell’Isis Zanussi, il post-diploma si chiama lavoro per tanti maturandi.

«La maturità vale il lavoro e festeggeremo con uno sballo tutti insieme – hanno il programma pronto i tecnici dello Zanussi –. Le aziende ci offrono un salario minimo, ma di questi tempi chi può dire di no?».

Il futuro. C’è chi dice no: sono i super maturandi candidati al 100 centesimi e lode sul diploma.

Una quindicina le eccellenze “cum laude” pronosticate, forse, in 19 superiori provinciali giudicate da 57 commissioni e da quasi 300 esaminatori. Tuffi sui libri fino all’ultimo minuto per tutti i ragazzi sotto esame: «Consiglio per tutti – fa memoria Maurizio Paron vicario nell’Itg Pertini – è quello di studiare e basta».

I compensi. L’incognita è anche quella sui compensi dei commissari: il tariffario è fermo al 2007 e ha tempi lunghi per l’incasso. Nel 2013 la paga d’esame aveva sfiorato la zona presepe.

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