Raccoglitori Caritas scambiati per cassonetti a Fontanafredda

Il caso è stato segnalato a Villadolt. Accanto ai contenitori spazzatura di ogni tipo

FONTANAFREDDA. Cassonetti per la raccolta di indumenti usati scambiati per bidoni della spazzatura. Due episodi, avvenuti a distanza di una ventina di giorni l’uno dall’altro, che hanno mandato su tutte le furie i residenti del quartiere di Villadolt.

Una cittadina che abita in zona si è rivolta alla segretaria del Sun (Sempre uniti per il nord) per segnalare l’accaduto, sperando così di evitare il ripetersi di simili gesti di inciviltà. «Qualcuno – riepiloga la vicenda la segretaria del Sun Fontanafredda, Barbara Vidotto – ha pensato bene di abbandonare immondizia di vario genere proprio davanti ai cassonetti gialli adibiti alla raccolta di abiti. Cassonetti che, peraltro, si trovano a due passi dal giardino dell’asilo “Rodari”. Mi è stato riferito dalla residente, che avrebbe assistito in prima persona egli episodi, che si tratterebbe di persone straniere che probabilmente non conoscono la differenza d’utilizzo dei vari contenitori. La signora che mi ha contattato mi ha inviato alcune fotografie dello “scempio” . Davvero un brutto spettacolo, nel cuore del quartiere».

Il primo dei due abbandoni si è verificato a inizio del mese di giugno: i contenitori gialli per indumenti, posizionati accanto ai normali cassonetti della raccolta differenziata, sono stati ritrovati circondati da rifiuti ingombranti, destinati invece alla piazzola ecologica. Allora, nel giro di ventiquattrore, le immondizie erano state rimosse, e l’episodio era passato “sotto traccia”. Non così la seconda volta, quando il ripetersi del gesto di palese inciviltà ha fatto montare la protesta tra chi vive nei palazzi del cosiddetto quartiere satellite di Fontanafredda.

«Qualcuno – prosegue la Vidotto – magari solo perché disinformato e non con intenzioni negative, scambia i cassonetti destinati agli indumenti per delle pattumiere. Bisogna individuare l’autore o gli autori di questi abbandoni e porre quanto prima rimedio alla situazione, magari facendo un’adeguata campagna informativa rivolta in particolare alle persone straniere». La presenza a Villadolt della videosorveglianza pubblica, osserva ancora la Vidotto, consentirebbe probabilmente di risalire all'identità dei trasgressori.

«Ammesso – aggiunge il Sun – che le telecamere siano regolarmente in funzione e non fuori uso come accade in altre zone del territorio fontanafreddese».

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