Raccolta Caritas, più di mille i volontari

Distribuiti 171.300 sacchetti in 375 parrocchie, domani la mobilitazione in tutta la Diocesi per il ritiro del materiale
ANTEPRIMA mensa frati
ANTEPRIMA mensa frati

UDINE. Oltre un migliaio di volontari, ben 171.300 sacchetti e decine di migliaia di volantini distribuiti in 375 parrocchie. Sono questi i numeri della XVII edizione della raccolta di indumenti usati organizzata dalla Caritas diocesana di Udine, una mobilitazione che nella mattinata di domani abbraccerà 24 foranie nel nome della solidarietà.

A illustrare l’importanza dell’iniziativa è Claudio Leoni che, in qualità di coordinatore, ha cominciato a pianificare la raccolta a partire dal mese di ottobre. «Di anno in anno il lavoro di organizzazione è consistente - rivela -, bisogna prendere contatto con i responsabili delle foranie per verificare le adesioni, individuare i referenti nelle varie parrocchie, quindi passare a definire punti di raccolta, reperire i mezzi e organizzare i gruppi di volontari, senza i quali tutto ciò non sarebbe possibile» chiarisce.

Gran parte delle famiglie ha già ricevuto i sacchetti gialli della Caritas, chi non dovesse esserne in possesso, può comunque rivolgersi alla parrocchia per richiederli o utilizzare dei normali sacchetti, purchè puliti. Potranno essere conferiti abiti, maglieria, biancheria, cappelli, coperte, scarpe e borse, giocattoli e pelouches.

«Come ogni anno il materiale sarà immediatamente venduto a una ditta in Toscana che effettua una selezione degli indumenti. Contrariamente a quanto molti ritengono - spiega Leoni – non vengono destinati al macero ma per buona parte sono indirizzati a mercatini nazionali e internazionali, e solo se ritenuti inutilizzabili vengono mandati in discarica».

Lo scorso anno la Caritas ha ricavato 200 euro la tonnellata, quest’anno sono riusciti a spuntare 250 euro, tanto che la speranza è quella di riuscire a raccogliere 50 mila euro, soldi che confluiranno nel bilancio della mensa “Gracie di Diu”.

Di anno in anno, infatti, la grande raccolta di indumenti viene promossa per finanziare progetti diversi. Tanto per ricordarne alcuni, nel 2008 sono stati raccolti 244.900 chili di materiale, finanziando così l’ambulatorio dentistico di don Davide Larice, nel 2009 il quantitativo raccolto è stato leggermente inferiore e il ricavato è stato utilizzato per finanziare la Casa di accoglienza Fogolar per i senza fissa dimora. Poi è stata la volta del laboratorio di tappezzeria e sartoria di via Rivis 19 per le donne in situazione di disagio.

«Lo scorso anno - aggiunge Leoni – abbiamo ricavato 45 mila euro dalla vendita del materiale raccolto e lo abbiamo destinato al progetto di ristrutturazione e di ampliamento del centro per la distribuzione di abiti gestito dalle suore di via Rivis, un progetto che, purtroppo, è in attesa di decollo visto che ancora non abbiamo ottenuto la concessione edilizia, quest’anno siamo riusciti a spuntare un prezzo migliore per la vendita degli indumenti usati anche se, con ogni probabilità, la quantità del materiale potrebbe essere inferiore agli scorsi anni visto che a causa della crisi economica la gente è meno propensa a disfarsi delle proprie cose. Speriamo comunque – continua – di poter superare quell’importo per finanziare un progetto ancora più ambizioso».

Le parrocchie che aderiscono all’iniziativa nella Diocesi di Udine quest’anno sono San Cristoforo, San Giacomo, Duomo, San Giorgio, San Nicolò, Rendentore, San Quirino, Del Cristo, Pio X, Cussignacco e Paparotti, Cormor San Rocco, San Giuseppe, Santa Caterina, Beata vergine di Fatima, San Cromazio, Sant’Andrea di Paderno, Beivars e Godia, Buon Pastore, San Gottardo e Sacro cuore, San Paolino, Beata Vergine del Rosario con Laipacco Lumignacco, Risano e San Giovanni Bosco.

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