Ragazzo dell’Ardita Gorizia al camp della Nba

Andrea Driutti, 15 anni, selezionato fra i migliori giocatori nati nel ’98. Potrà imparare i segreti dalla “stella” Kevin Durant

GORIZIA. I tempi d’oro del basket di vertice sono ormai sempre più lontani, ma il vivaio goriziano continua ancora a produrre talenti promettenti sulla scia di una tradizione che ha visto nascere in riva all’Isonzo campioni indimenticabili, da Paolo Vittori a Tonino Zorzi fino al compianto Pino Brumatti.

Ora tocca a un ragazzino classe 1998 provare a sognare in grande grazie anche e soprattutto ad un settore giovanile che è ormai abituato a regalare soddisfazioni: quello dell’Ardita.

Si tratta di Andrea Driutti che, dopo le recenti esperienze nelle nazionali giovanili, ha ricevuto ora la prestigiosa convocazione per il Kevin Durant Investigates Camp, che si terrà a Milano alla Palestra del Lido, il 7 settembre, sotto l’egida della Nike.

Andrea Driutti, classe 1998, è stato selezionato insieme ad altri 13 coetanei per questo camp esclusivo ad inviti per i migliori giocatori nati negli anni ‘98 e ’99, diretto da Ettore Messina, numero uno dei coach italiani nonché uno degli allenatori europei più vincenti di sempre.

Andrea e le altre 13 promesse del basket tricolore potranno così conoscere direttamente una superstar dell’Nba, Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder che in questo momento è considerato secondo soltanto a Lebron James nella virtuale classifica di miglior giocatore del pianeta. Dopo le ripetute convocazioni nelle Nazionali giovanili, Driutti potrà insomma imparare direttamente sul campo i segreti di uno dei più grandi campioni del basket mondiale.

Una bella soddisfazione anche per l’Ardita che, negli ultimi anni, ha sfornato altri giovanissimi talenti entrati nell’orbita azzurra come Mirko Turel e Fabio Maghet, a confermare la bontà del lavoro sul vivaio svolto dalla società goriziana. Da ricordare, in questo senso, anche il progetto “Let’s Go”, coordinato da Michele Mian in collaborazione con la Virtus Bologna.

Comprensibile l’orgoglio del presidente dell’Ardita, Diego Falzari: «Ogni anno riusciamo ad aggiungere qualche risultato di spicco nella crescita del vivaio e dato che una convocazione al camp della Nike non era mai arrivata, per noi è un “trofeo” inedito in bacheca. Il lavoro che facciamo sui singoli, oltre che sul gruppo, sta dando sempre migliori frutti e ci stiamo imponendo come uno dei vivai che lavorano più proficuamente sui ragazzi. Il futuro è questo ed evidentemente abbiamo visto giusto. Il merito - sottolinea Falzari - è ovviamente del ragazzo in primis, ma anche di Maurizio Pais, che coordina con sagacia tutto il settore giovanile, bilanciando ottimamente il lavoro fra individuale e squadra, e di tutti i nostri tecnici, fra i quali non posso non citare Drazen Grbac, che ha lavorato con il gruppo di Andrea negli ultimi anni. E il progetto “Let'so Go”, con Mian e Teddy Devetak, ha aiutato la crescita». (pi.t.)

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