Rapina al supermercato, l’autore confessa

È un diciannovenne denunciato anche per detenzione di stupefacenti. Ha consegnato vestiti e coltello all’Arma

ZOPPOLA

Un video, la descrizione fisica, la conoscenza del territorio da parte dei militari dell’Arma di Fiume Veneto. Nel giro di poche ore i carabinieri sono risaliti al presunto responsabile della rapina di venerdì scorso al Conad di Zoppola.

Denunciato a piede libero, dopo avere reso interrogatorio davanti al pubblico ministero Carmelo Barbaro e avere consegnato l’arma e i vestiti agli inquirenti, Lorenzo Signorelli, dicianovenne di Fiume Veneto. L’ipotesi di reato contestata è di rapina e spaccio di stupefacenti in quanto, durante la perquisizione domiciliare, sono stati trovati anche 33 grammi di marijuana.

Come si ricorderà, verso l’orario di chiusura del punto vendita di Zoppola, venerdì scorso, si era presentato un giovane travisato e armato di un coltello da cucina: seminando il panico tra i dipendenti si era impossessato dell’incasso, pari a circa 2 mila euro, ed era fuggito a piedi facendo perdere le tracce.

I carabinieri della stazione di Fiume Veneto e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Pordenone erano subito intervenuti per cercare di rintracciare il presunto responsabile e, successivamente, per raccogliere tutti i possibili elementi d’indagine.

La conoscenza specifica del territorio, la sinergia tra reparti, alcuni video e testimonianze oculari hanno permesso di chiudere l’indagine in poche ore.

Che non si trattasse di un professionista i militari ne erano convinti da subito per il modus operandi e per la titubanza davanti alla cassa prima di avanzare la richiesta di denaro.

I sospetti si erano concentrati quindi su possibili residenti nell’area di competenza della stazione dell’Arma; raccolte le prime informazioni, è stato individuato un giovane che, in accordo con la Procura, è stato interrogato assistito dall’avvocato Francesco Casarotto.

Il diciannovenne ha ammesso le sue responsabilità e ha reso possibile il recupero degli indumenti e dell’arma utilizzati per compiere la rapina. Probabilmente in virtù della collaborazione, dell’incensuratezza e degli elementi probatori acquisiti non sono state emesse misure cautelari e si è optato per la denuncia a piede libero.

Durante l’interrogatorio il giovane ha spiegato le sue ragioni, ovvero la necessità di avere del denaro. —

E.L.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto