Razzia di frutta nei campi vicino al Cara di Gradisca
GRADISCA. Ancora furti di frutta nelle campagne attorno al Cara di Gradisca. E questa volta il proprietario, esasperato, denuncia i richiedenti asilo. Tre cittadini di nazionalità afghana sono stati denunciati dopo che sono stati sorpresi nella proprietà privata di Matteo Trevisan, un giovanissimo imprenditore agricolo della zona.
Erano da poco passate le 17.30 quando Trevisan si è accorto che alcune persone si erano intrufolate nelle sue campagne, come già accaduto svariate volte in passato. Di lì a poco le ha colte sul fatto: ha visto alcuni stranieri allontanarsi con diverse borse colme di pesche asportate dai frutteti.
A quel punto Trevisan ha inseguito i malintenzionati, che per tutta risposta hanno gettato la merce prima di darsi alla macchia. Esasperato, Trevisan si è recato all'ex caserma Polonio per raccontare l'accaduto alle forze dell'ordine, venendo consigliato di contattare i carabinieri di Gradisca.
Negli stessi istanti, i tre afghani stavano facendo rientro al Cara e così l'imprenditore ha potuto riconoscerli. Immediata è partita una denuncia formalizzata il giorno successivo.
Trevisan ha appena 21 anni e ama profondamente il proprio lavoro, che abbina agli studi l'impegno nell'azienda agricola di famiglia, Borgo Trevisan appunto, dedicata proprio al rione dove ha le sue radici. Recentemente ha investito con la sua famiglia parecchie risorse nell’azienda a “km zero”, gestita con tecniche di agronomica sostenibile, inaugurando un nuovo e moderno punto vendita. Produce sia vini che frutta.
Già a giugno al nostro giornale aveva confidato di non poterne più dei continui blitz nel suo frutteto, un ettaro di terreno che lambisce Cara e Cie. «In questi 4 anni i furti saranno stati almeno una ventina. E mi tengo basso», ci aveva raccontato. Il problema è che non stiamo parlando di un frutto tentatore arraffato così. Matteo assicura di essere stato vittima di vere e proprie razzie. Due mesi fa si era visto portare via 20 kg di albicocche.
«Chi mi conosce sa che non sono razzista – ci ripete - sinora non avevo mai denunciato nessuno. Ma da ormai 5 anni la mia famiglia si sente violata nella sua proprietà e ora dico basta. Ho chiesto al sindaco di intervenire e altrettanto chiedo alle forze dell'ordine, perchè siamo esasperati. In questi giorni leggo grandi dibattiti sul Cie, ma sull'impatto del Cara su Gradisca non ho letto una riga da parte dei politici. Rubare è sbagliato a tutte le latitudini e qualcuno agli ospiti deve spiegarlo».
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