Record di iscrizioni alle scuole superiori: è caccia al supplente

sacile. Impennata di studenti pendolari 2019-2020 nelle superiori e aumentano i posti di lavoro per i supplenti: otto prime classi sono in organico nel liceo Pujati e altre 13 nell’Isis Sacile-Brugnera. Un record che porta 550 “matricole” all’appello della prima campanella, in settembre.

«Il lavoro per i precari in cattedra e bidellerie si prevede a numeri alti – ha anticipato Mario Bellomo, segretario di Flc-Cgil –. Caccia ai supplenti il 1º settembre perché i pensionamenti sono circa una trentina a Sacile e molti posti lasciati liberi dai Quota 100, non andranno alle assunzioni in ruolo. Sarà emergenza precari nell’Isis Sacile-Brugnera e Pujati: in città c’è il secondo polo scolastico del Friuli occidentale».

A settembre scatterà la ricerca dei precari nelle segreterie liventine, compresa quella dell’istituto comprensivo. «Il termometro del fabbisogno di precari – ha precisato Bellomo – è l’avviso sul sito web dell’Isis: un sollecito ai supplenti non abilitati e fuori graduatoria, i cosiddetti “Mad”. Significa “messa a disposizione”: entrano nell’elenco anche studenti universitari, diplomati e disoccupati pronti a qualsiasi supplenza».

L’avviso ai Mad è chiaro. «Le domande di messa a disposizione vanno presentate compilando la modulistica al link: web.spaggiari.eu – indica l’Isis Sacile-Brugnera –. Il termine per la presentazione è fissato il 30 settembre e le istanze pervenute oltre tale termine non saranno prese in considerazione».

Il fenomeno in aumento nel sacilese è quello dei “maddisti”, che si mettono a disposizione delle scuole con modulo indirizzato ai dirigenti e con qualsiasi titolo di studio.

«Verranno assunti con contratto a tempo determinato per tre, cinque, 20 giorni e poi addio – ha precisato Bellomo –. Tante graduatorie dei docenti precari sono esaurite: nelle primarie e superiori».

Ci sono stati casi di laureati in diritto e storia assunti come maestri nelle primarie per supplenze di pochi giorni e anche medici madrelingua straniera. «L’alternativa sarebbe quella di lasciare scoperte le classi: sorvegliate dai bidelli? – il sindacalista è concreto –. Meglio di no, ma il fenomeno è paradossale». –

C.B.

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