Recuperata la vecchia ghiacciaia

Costruito un percorso nell’area usata in passato come “frigorifero”

Ai frequentatori del parco di San Valentino non sarà certo passata inosservata la struttura in pietra, tipo nuraghe, posta su una piccola altura a circa 8 metri dal piano circondata da recinzioni in legno che si trova nell’area “boschiva” tra i due prati del parco stesso. Si tratta dell’ex ghiacciaia che fino agli anni Quaranta del secolo scorso veniva utilizzata per immagazzinare e mantenere il ghiaccio per usi domestici, della vicina villa Marchi. Il locale realizzato sotto questo dosso consentiva di conservare il ghiaccio grazie all’effetto combinato delle temperature più basse presenti sotto terra e all’azione isolante del terreno che la ricopriva.

In passato l’area di circa 6 mila 650 metri quadrati era delimitata da una recinzione e aveva una funzione didattica, utilizzata come parco botanico per far conoscere le peculiarità ecologiche e botaniche delle varie essenze arboree autoctone. Tuttavia, la folta vegetazione e la stessa recinzione avevano creato condizioni tali da comprometterne l’uso corretto per cui, l’amministrazione ha deciso di rendere l’area fruibile al pubblico. Ha quindi pulito il sottobosco, ha rimosso la vegetazione che aggrediva la struttura in pietra consolidandola a sua volta e ha realizzato nuove staccionate lungo la rampa che porta alla sommità del dosso circoscritto a sua volta da altre palizzate. Inoltre è stato recuperato un ponticello originale che consente di collegarsi al percorso pedonale che porta al prato posto a nord del parco (denominato parco Marchi) ed è stato realizzato anche un nuovo ponticello, sempre in legno, per consentire l’accesso anche dal prato sud (parco San Valentino). Nell’area poi sono state collocate alcune panchine per la sosta, cestini portarifiuti e poco oltre è stata recuperata la fontanella. Lungo i percorsi pedonali in pietrisco e nelle aree circostanti sono stati piantati nuovi alberi di diversa specie, sempre autoctone, ed è stata predisposta la tubazione ed i plinti per una futura rete d’illuminazione.

I lavori sono stati ultimati in primavera, per un costo di 80 mila e la manutenzione dell’area è affidata a Gea. Per quanto riguarda gli aspetti vegetazionali nell’area ci sono diverse specie arboree, dal carpino bianco all’acero, dall’orniello al tiglio, al pioppo bianco e nero. All’interno del percorso botanico sono presenti varietà arbustive e strati erbacei omogeneamente diffusi di molteplici specie. L’ambiente poi riveste una certa importanza sotto l’aspetto faunistico. Infatti periodicamente si possono osservare germani reali, gallinelle d’acqua, folaghe e cigni e non mancano neppure gli scoiattoli.

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