Referendum e Comunali, election day il 12 giugno e ballottaggi 14 giorni dopo: tutto sui Comuni al voto e sui candidati sindaci
UDINE. Il Governo ha deciso di accorpare la data del referendum e del primo turno delle Comunali di primavera a domenica 12 giugno, quindi in un’unica giornata di voto, con il Friuli Venezia Giulia che, nei prossimi giorni, si adeguerà alle scelte di palazzo Chigi fissando anche nella nostra regione le Amministrative in contemporanea al resto d’Italia con i ballottaggi, pertanto, previsti 14 giorni dopo.
I comuni al voto
Sono poco meno di 250 mila i residenti in Friuli Venezia Giulia – esattamente 247 mila 191 stando ai dati pubblicati dall’assessorato alle Autonomie locali – interessati dalla tornata elettorale di primavera.
Il numero non equivale a quello degli elettori, ma è riferito alla popolazione complessiva dei 33 Comuni chiamati alle urne per scegliere il nuovo sindaco e definire la composizione dei rispettivi Consigli.
Il Municipio di maggiori dimensioni è quello di Gorizia con 35 mila 212 abitanti, quello più piccolo, invece, è Preone con appena 266. Da segnalare, poi, gli otto Comuni sotto i mille abitanti – oltre al sopracitato Preone troviamo Bordano (789), Cimolais (421), Clauzetto (390), Montenars (558), Savogna (482), Taipana (679) e Vito d’Asio (818) – dove il rischio concreto è quello di combattere con il rischio di bassa affluenza.
In 29 Comuni con popolazione minore di 15 mila abitanti il nome del nuovo sindaco, con relativa composizione del Consiglio, si conoscerà la notte stessa del voto, mentre in quattro Municipi – Gorizia, Monfalcone, Codroipo e Azzano X – si andrà al ballottaggio, domenica 26 giugno, nel caso in cui al primo turno nessuno dei candidati alla carica di primo cittadino avrà raccolto il 50% più dei voti degli aventi diritto (detratti gli iscritti Aire).
La variabile referendum
Le Amministrative, come detto, riguarderanno i residenti di 33 Comuni, ma domenica 12 giugno, in realtà, le urne saranno aperte in tutte le località del Friuli Venezia Giulia per lo svolgimento dei referendum sulla giustizia.
Il punto di domanda, in questo caso, è legato al numero di quesiti referendari correlato alla fine della riforma Cartabia. L’approvazione da parte del Parlamento del testo di legge così come uscito dal Consiglio dei ministri permetterebbe infatti di superare tre dei cinque quesiti referendari e cioè quelli sui consigli giudiziari, sull’elezione dei componenti del Consiglio superiore della magistratura e sulla separazione delle carriere dei magistrati.
Resterebbero in piedi, dunque, soltanto i referendum sull’abolizione della legge Severino e sulla modifica della custodia cautelare in carcere. L’accorpamento di Comunali e referendum al primo turno, e non al ballottaggio, produrrà un risparmio su scala nazionale di circa 200 milioni di euro quantificabile pertanto, a livello regionale, in almeno una manciata di milioni.
Liste elettorali e novità
La legge elettorale in vigore in Friuli Venezia Giulia prevede che il deposito delle candidature a sindaco e a consigliere avvenga entro mezzogiorno del 33º giorno precedente la data della votazione.
Questo significa che per l’attuale tornata le liste dovranno essere depositate entro e non oltre le 12 di martedì 10 maggio. Tra le novità previste soltanto quest’anno, inoltre, ci sono quelle correlate all’approvazione, lo scorso 11 marzo, della legge di modifica presentata dall’assessore Pierpaolo Roberti.
Questa prevede, per le sole Comunali 2022, la riduzione a un terzo del numero di sottoscrizioni per la presentazione delle liste nei Comuni con popolazione superiore ai mille abitanti e l’esonero dalla raccolta delle stesse nei Municipi minori.
Per i sindaci, infine, vige il limite di due mandati consecutivi (di cui il secondo deve essere durato almeno due anni e sei mesi) in tutti i Comuni, tranne in quelli inferiori ai 2 mila abitanti nei quali, invece, si può ottenere l’incarico per tre volte di fila.
- A Gorizia la dem Fasiolo affronta Ziberna
Rodolfo Ziberna ha finalmente trovato – da un paio di settimane – il suo sfidante. O meglio, la sua sfidante visto che parliamo dell’ex senatrice del Pd Laura Fasiolo, a palazzo Madama fino a inizio 2018, scelta dal centrosinistra.
Se Ziberna, inoltre, era sicuro da tempo di avere l’appoggio dell’intero centrodestra, Fasiolo in questi giorni ha ottenuto anche i placet della lista Unica e del M5s per affrontare il sindaco uscente.
Resta infine da capire se, come probabile, il capoluogo isontino avrà anche un terzo candidato. Francesco Piscopo, che con il suo gruppo Aiutiamo Gorizia ha da tempo deciso di sposare i progetto di Azione nella città, infatti, ha annunciato recentemente come il suo gruppo prenderà una decisione, sulla candidatura, entro sabato 2 aprile.
- Cervignano, questa volta la destra ci crede
Il centrosinistra si presenta spaccato a Cervignano e il centrodestra così, per la prima volta dal 1993 a questa parte, spera di riuscire a conquistare un Comune che appunto, nell’ultimo trentennio, è sempre stato in mano ai progressisti.
La storica lista “Il Ponte”, nel dettaglio, ha scelto Andrea Zampar, attuale assessore uscente allo Sport e all’Innovazione, ma sempre a sinistra, come accennato, troviamo anche un’altra candidata che potrebbe strappare fette di consenso non banale.
Parliamo, nel dettaglio, di Federica Maule, già assessore dell’ultima giunta da cui si è dimessa poco prima della scadenza. Il centrodestra, infine, punta tutto su Andrea Balducci, ex consigliere e già candidato sindaco nel 1993.
- Lignano, tutto in alto mare nelle coalizioni
Una cosa è certa: la data delle elezioni, fissata per il 12 giugno e che riunirà anche il voto per il referendum. È evidente che questo impone una presa di posizione anche a Lignano, dove finora si è portata avanti una lunga serie di riunioni, ma dove i nomi dei possibili candidati sindaco continuano a restare top secret.
Dalla maggioranza Paolo Ciubej, di Comunità Lignano, conferma che la lista a cui appartiene intende portare avanti il percorso iniziato ormai una quindicina di anni fa, ma non aggiunge nomi. Dal centrodestra, il gruppo di Fdi afferma di non chiudere la porta a nessuno, cercando alleati che perseguano una discontinuità politica rispetto a quella che è stata portata avanti negli ultimi 10 anni.
- A Monfalcone due avversari sfidano Cisint
Anna Maria Cisint va a caccia della riconferma a Monfalcone in una battaglia che, probabilmente, si giocherà tutta al secondo turno. Detto che l’avventura elettorale di Luciano Rebulla è durata appena una settimana, il sindaco uscente sicuramente se la dovrà vedere con Cristiana Morsolin, capace di vincere le primarie di coalizione del centrosinistra e con una compagine di area centrodestra sotto l’egida dell’ex consigliere regionale della Lega Federico Razzini.
Resta da capire, infine, se dopo il “no grazie” di Rebulla, l’area centrista della città sarà in grado di trovare un nuovo candidato sindaco da schierare a giugno.
- Codroipo, tutti invocano la discontinuità
Appare frammentato l’orizzonte di Codroipo, con una compagine di sinistra per ora in corsa solitaria. I partiti del centrodestra appaiono divisi: parte di Fi sembra volersi aggregare al Polo civico di Giacomo Trevisan o ad accasarsi con Lega e Progetto Fvg.
Fdi è pure spaccata sulla possibile entrata in lista del sindaco Fabio Marchetti. Non è escluso che le segreterie regionali di centrodestra Fi, Lega, Fdi, Progetto Fvg, non chiamino tutti a fare squadra, con o senza Marchetti nonostante tutti invochino la discontinuità. Possibili candidati: Tiziana Cividini e Giancarlo Bianchini, Vittorio Targato, Gianluca Mauro e Guido Nardini.
- Tolmezzo, Craighero scelto dal centrosinistra
Conclusa l’amministrazione Brollo con il commissariamento del Comune (dopo le dimissioni di dodici consiglieri comunali su venti), ora si guarda all’appuntamento con le urne di giugno, da cui usciranno il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale di Tolmezzo.
La squadra dell’ex sindaco Francesco Brollo si ricompatta attorno all’ex vicesindaco Fabiola De Martino, che pare prossima a ufficializzare la sua candidatura a primo cittadino.
Il centrodestra è al lavoro per definire il suo candidato: in pole position ci sono l’imprenditore Roberto Vicentini e l’ex consigliera comunale Elisa Faccin. Il centrosinistra a inizio marzo ha già comunicato il suo: è l’ex assessore Marco Craighero.
- Ad Azzano Decimo partiti già divisi, quattro candidati
Una partita tra ex. I quattro candidati sindaco di Azzano Decimo, chiamati a sostituire Marco Putto, hanno tutti alle spalle esperienze di pubblica amministrazione.
Nessun volto nuovo, ma nuovi equilibri politici da trovare. Il candidato più noto è Paolo Panontin, sindaco due volte, ex consigliere e assessore regionale. Con la sua civica si trova a sfidare l’assessore uscente al commercio, Enrico Guin, che ha dalla sua una componente civica, Putto e soprattutto il Pd (che comunque ha perso pezzi che sosterranno Panontin).
Il centrodestra ha tutta l’intenzione di riprendersi il Comune, ma niente senza l’unità. Angelo Bortolus,assessore ai tempi del sindaco Enzo Bortolotti, può contare su Lega, Fi, Progetto Fvg e una civica. Non su Fdi che candida un altro assessore dell’era Bortolotti: Massimo Piccini.
- A Casarsa Colussi contro Leonarduzzi
Sfida a due per le elezioni comunali a Casarsa della Delizia, una competizione tra dirigenti della pubblica amministrazione. Il centrodestra candida a primo cittadino Claudio Colussi, segretario comunale pensionato da dicembre, che già ha ricoperto la carica per due mandati tra gli anni Novanta e i Duemila. Non sono ancora state ufficializzate le liste che lo sosterranno.
A sfidarlo, come espressione della maggioranza uscente di centrosinistra, sarà Flavia Leonarduzzi, già vicesegretario del Comune di Pordenone, che ha ricoperto numerosi incarichi in campo culturale. Attualmente è presidente del Centro Studi Pier Paolo Pasolini.
- Aviano, si deve sciogliere il nodo De Marco
Candidata sindaco per il centrosinistra, Angela Tassan Mangina, 48 anni, laurea in giurisprudenza. Imprenditrice, appassionata di viaggi, condivide la conduzione aziendale con il marito ingegnere. Segretaria Pd e consigliera comunale.
Probabile che il centrodestra ricandidi Ilario De Marco alla carica di sindaco. De Marco, 66 anni, ragioniere, è dirigente d’azienda. Di destra la nuova civica “Liberi di scegliere”, del consigliere comunale Michele Ghiglianovich e dalla ex assessora Augusta Terzariol, che si sono staccati dal centrodestra. Due le civiche della nuova coalizione centrista "Facciamo futuro”.
- A Maniago centrodestra spaccato a metà
Mentre il centrosinistra maniaghese è compatto e ha scelto l’attuale vicesindaco Umberto Scarabello come candidato, il centrodestra è spaccato: da una parte la Lega con il consigliere Leonardo Esposito, che ha incassato anche il sostegno del coordinatore regionale di Italexit Antonio Iracà, dall’altra FI e FdI con l’ex comandante dei carabinieri Domenico Marzullo.
Per il momento questo è il quadro. Scarabello, pensionato e capogruppo degli alpini di Maniago, è impegnato da lungo tempo nel volontariato. Esposito lavora nell’esercito e Marzullo è carabiniere in pensione.
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