Regione, allarme sulle spese per Sanità e Partecipate I VITALIZI - I CONTRIBUTI

Sulla salute il trend pro capite è a livelli alti. Zappatori: le società sono un pericolo non un’opportunità
Lasorte Trieste 12/07/13 - Consiglio Regionale, Corte dei Conti
Lasorte Trieste 12/07/13 - Consiglio Regionale, Corte dei Conti

TRIESTE. La spesa pro capite per la sanità e le Partecipate. La Corte dei conti lancia l’allarme per le risorse impiegate in due settori che rischiano di andare fuori controllo.

Trend più elevati d’Italia

Lo rileva il consigliere della sezione di controllo, Fabrizio Picotti. Nella sua relazione evidenzia la tendenza del Fvg rispetto alle altre Regioni.

«La spesa pro capite per la sanità – dice Picotti – si colloca su altri livelli, con un trend di evoluzione molto più elevato rispetto a quello dell’aggregato delle altre Regioni e del valore Italia, sia per quanto riguarda la spesa, sia per l’incremento percentuale rispetto alla spesa dell’anno precedente. Non disponiamo di dati per valutare se questa preoccupante risultanza dipenda dalla migliore qualità dei servizi, ma si deve anche considerare – aggiunge Picotti – che una maggiore spesa non equivale necessariamente a miglior servizio». È probabile però che la maggiore spesa derivi dal maggior ricorso agli ospedali rispetto ai servizi dei distretti.

Il debito della Regione in sanità

Altri segnali di preoccupazione per Picotti vengono dalle risultanze patrimoniali degli enti sanitari regionali al 31 dicembre 2012. Perché gli enti vantano un credito verso la Regione di 41 milioni e mezzo, un debito che la Regione dovrebbe saldare.

Partecipate: un pericolo

A mettere l’accento sulle società della Regione è il procuratore Maurizio Zappatori, perché, spiega, quelle società assorbono risorse pubbliche e in alcuni casi hanno assunto oneri di indebitamento che si riflettono sul debito della Regione.

«In un periodo come l’attuale – spiega Zappatori – in cui la situazione finanziaria rende necessari comportamenti che assicurino i servizi necessari senza spreco di risorse, quel modello societario costituisce più un pericolo che un’opportunità».

Servono maggiori controlli

Ripete Zappatori che la spesa pubblica deve diminuire e che l’amministrazione deve «rafforzare controlli che appaiono evanescenti», dice Zappatori.

«Serve – prosegue il procuratore regionale – un’efficace controllo all’interno dell’ente senza aspettare che quando le cose vanno male arrivi il magistrato. Vanno fatte continue ispezioni e verifiche di cassa».

Il M5S: siamo sconcertati

Per i consiglieri pentastellati è un debutto. Elena Bianchi, capogruppo del M5S, è in Aula, ascolta e poi sbotta: «Siamo sconcertati».

«È incredibile come la Regione abbia sprecato tutte queste risorse senza avviare un sistema organico di controlli. L’unica direzione possibile – dice Bianchi – è ridurre drasticamente il numero delle Partecipate, senza però intaccare la qualità dei servizi, e di mettere mano a una riforma radicale che coinvolga gli enti locali, la Regione e i 150 enti da essa creati in modo scriteriato. Basta fughe in avanti attraverso Partecipate, agenzie, fondazioni, consorzi e quant’altro. Vanno ridotti i costi della politica», conclude Bianchi.(a.bu.)

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