Regione, ecco il borsino degli assessori: il rebus donne complica i giochi

UDINE. L’era di Massimiliano Fedriga parte dalla ricomposizione degli assessorati. Caselle alle quali il governatore, lunedì 14 o martedì 15 maggio con gli alleati, affiancherà il nome dei prescelti.
Il puzzle che va componendosi parte dalla riorganizzazione delle deleghe da assegnare agli assessori, che comporterà la ricomposizione degli uffici. Il resto è esercizio di equilibrio politico.
Come annunciato, il presidente dedicherà un assessorato alla Disabilità, che sarà inserito nelle deleghe alla Sanità, e uno all’Agroalimentare, da amministrare assieme a Caccia, Risorse forestali e agricole. Alla delega alla Funzione pubblica, invece, si aggiungeranno i settori Semplificazione e Sburocratizzazione.
La gestione di tutti i Fondi Ue ritorneranno sotto un unico cappello, mentre – è l’altra novità – le Politiche per la famiglia troveranno spazio con Lavoro, Università e Ricerca. Restano accorpate, rispetto alle previsioni iniziali, Attività produttive e Turismo, e nascerà un unico assessorato tra Enti locali e Sicurezza.
Ridisegnati gli impegni Fedriga e colleghi sceglieranno le pedine. Il governatore ha chiesto ai partiti una rosa di nomi, con curriculum e compiti che gli indicati potrebbero svolgere. Ciascuno dovrà anche segnalare le donne, che in esecutivo devono essere almeno tre. Ma scarseggiano.
La componente maschile, invece, è affollata. La certezza è che accanto a Fedriga ci sarà Riccardo Riccardi, come da accordi tra Lega e Forza Italia. In giunta troveranno spazio anche Sergio Bini (Progetto Fvg) e Pierpaolo Roberti (Lega). Stefano Zannier, leghista di Pordenone, è in corsa per l’Agroalimentare, mentre il governatore vuole mantenere l’impegno con Fratelli d’Italia e a consegnare un incarico al segretario regionale Fabio Scoccimarro.
Scendono invece le quotazione di Stefano Mazzolini, recordman di preferenze in Friuli, e restano stabili quelle di Attilio Vuga, in quota presidente. Sanità e Bilancio restano due nodi. Sul fronte salute continuano a circolare i nomi di Gianpiero Fasola, Luciano Zanelli, che ha già avuto un incontro con il presidente, e Sebastiano Callari.
Tra le signore, invece, è quasi certo l’ingresso in giunta di Barbara Zilli, mentre la leghista Federica Seganti ha declinato l’invito. Salgono le chance per Daniela Lizzi che, candidata con Autonomia responsabile, ha incassato 378 preferenze.
Lizzi è assessore a Latisana nella giunta di Daniele Galizio, vicino al centrosinistra, ma ha anche fatto parte dell’esecutivo dell’ex sindaco di Fi Salvatore Benigno. Lizzi è in vantaggio su Giulia Manzan, coordinatrice regionale di Ar, che i componenti della civica di Tondo non vogliono assessore.
Ma in corsa c’è anche Elena Lizzi, leghista, ex assessore della giunta provinciale di Pietro Fontanini.
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