Regione: il valzer dei direttori, dalle new entry a chi è stato blindato

Uliana verso le Infrastrutture, Viola alla Ragioneria generale Petris all’Ente pesca, Berlasso resta alla Protezione civile

UDINE. Magda Uliana è pronta a lasciare il posto di direttore dell’Erdisu di Udine. E Paolo Viola quello di direttore generale di Insiel. Entrambi saranno protagonisti del valzer che sta per andrare in scena in Regione, per occupare le caselle più alte nella piramide amministrativa del Fvg, quelle di direttore centrale. La riorganizzazione voluta dalla presidente Debora Serracchiani e programmata dall’assessore Paolo Panontin entro settembre sarà completata, tra new entry e funzionari “blindati”.

La prima scelta per Serracchiani sarà il nuovo direttore generale. Resta aperta la pista che porta al Comune di Ferrara al segretario generale Roberto Finardi, 57 anni, che già il sindaco di Trieste Roberto Cosolini cercò di riportare in regione, e che in Fvg ha già lavorato, dal Comune di Aviano alla Comunità montana Val d’Arzino. Troppo poco, sussurra qualcuno. Che punta invece su una pista romana, su un funzionario della Corte dei conti o, ancor meglio, del ministero del Tesoro, un’occasione visto che Serracchiani vuole rivedere tutti i rapporti economici tra Regione e Stato. L’ultima parola sarà della presidente.

E proprio Serracchiani ha indicato il metodo da seguire nel cambio dei direttori, il metodo della rotazione, soprattutto se un ruolo è ricoperto da dieci o più anni. Eppure dei funzionari “blindati” ci sono. Tanto che la prima eccezione è quella di Guglielmo Berlasso, super-direttore alla Protezione civile, che resterà dov’è. Un’altra riconferma dovrebbe arrivare per la direzione centrale Istruzione, università, ricerca, famiglia e associazionismo, guidata da Anna Del Bianco che l’assessore Gianni Torrenti vuole mantenere alla guida di quegli uffici. Anche Ruggero Cortellino (Lavoro) dovrebbe mantenere il suo posto, anche se sul suo percorso pende una revisione della legge Fornero che potrebbe accelerarne il pensionamento.

Tra i sicuri di restare al proprio posto c’è anche Franco Milan alle Attività produttive, struttura della quale farà parte anche l’Agricoltura che oggi è una direzione centrale guidata da Luca Bulfone che non sarà confermato. Si avviano verso, invece, verso ruoli di vertice gli attuali vice direttori all’Agricoltura Francesco Miniussi e alle Attività produttive Lucio Chiarelli.

Il valzer si ballerà altrove. Alla ragioneria generale che Antonella Manca dovrà lasciare per far posto a Paolo Viola, già vice ragioniere generale indicato dalla giunta di Renzo Tondo che poi lo volle a Insiel. Manca, invece, potrebbe accomodarsi alla Funzione pubblica e Autonomie locali, direzione oggi affidata a Claudio Kovatsch, vicino alla pensione, ma anche a un ruolo alla Segreteria generale della giunta. Ma la quasi ex Ragioniera generale gradirebbe di più l’Ambiente, gestito dal direttore Giovanni Petris, o le Infrastrutture, affidate a Dario Danese. Entrambi sono destinati a “ballare”.

Petris pare destinato a diventare il nuovo direttore dell’Ente tutela pesca al posto di Paolo Stefanelli che dovrebbe rientrare al comando del Corpo forestali. Danese invece potrebbe andare all’Ambiente. Perché il ruolo di direttore alle Infrastrutture, delega che Serracchiani ha tenuto per sè, appare destinato a Uliana che, però, non disdegnerebbe nemmeno la direzione Avvocatura visto che il posto da direttore centrale è ancora scoperto.

Qualche passo di valzer toccherà anche a Gabriella Di Blas (vice segretario generale della giunta), Giuseppe Napoli (relazioni internazionali) e Augusto Viola (Cultura), stretti tra conferme che vacillano e aspirazioni personali (legittime).

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