Remanzacco, muore in casa per un infarto a 39 anni
REMANZACCO. Era pronto a partecipare ai tornei della storica “Festa dei borghi” di Remanzacco, che stava aspettando con entusiasmo. Non ci sarà, invece. Fabio Venuti, 39 anni appena, è morto l'altra notte, in casa, stroncato da un infarto.
Inutile è stato ogni tentativo di soccorso: il giovane uomo – per il quale è stata disposta l’autopsia – non ha avuto scampo.
La notizia del dramma si è diffusa in paese, facendo sprofondare la collettività in quell’inconfondibile clima di sconcerto che accompagna le fini improvvise e, soprattutto, premature.
Ad appesantirlo ulteriormente, la consapevolezza che il 39enne (dipendente dell’Amga di Udine) lascia due bambine piccole, una di 3 anni e la seconda di soli 7 mesi.
Fabio Venuti non era originario di Remanzacco – vi si era trasferito, da Tarcento, dopo il matrimonio con Agnese Bertoni –, ma era ormai figura molto conosciuta perché aveva saputo inserirsi bene nel tessuto della comunità locale.
Presente in parrocchia («Ogni domenica a messa in prima fila, con la sua bella famiglia», raccontano, costernati, i fedeli), collaborava attivamente a varie attività sociali, a cominciare – appunto – dal “Palio dei borghi”, che si aprirà ufficialmente il prossimo 13 giugno, ma che ha già immerso l’abitato in un clima di festa.
Eppure festa piena, questa volta, non potrà essere: «La tragedia della scomparsa del nostro concittadino, una carissima persona – dichiara il sindaco Daniela Briz –, peserà inevitabilmente sull’evento. Il pensiero che se ne è andato un giovane papà, sposato da poco, è straziante. Soltanto sabato Fabio aveva partecipato, con le sue piccole, alla cerimonia di chiusura del servizio “Punto incontro”».
«Cordiale, disponibile, laborioso, si era da poco iscritto – ricorda ancora Briz, assieme all’assessore Valeri – alla locale sezione degli alpini. La suocera, fra l’altro, è stata a lungo nostra collaboratrice, in Comune».
Abitava in via Santo Stefano, Fabio Venuti, nel Borc Narasclêt. «Il cuore di Remanzacco – commenta sempre il sindaco –, il luogo che meglio incarna lo spirito della festa dei borghi: lì c’è un legame davvero forte tra i residenti, c’è un senso di condivisione che oggigiorno è raro da trovare. Ecco perché sento di poter affermare che il dolore immenso della famiglia è il dolore dell’intera borgata. E oltre: di tutta la nostra comunità».
Ricordato dal parroco durante la messa di domenica, Fabio Venuti lascia dunque un vuoto grande. Anche fra le penne nere. «Si era iscritto alla sezione Ana di Remanzacco lo scorso anno», testimonia il capogruppo, Gianluca Masetti, che veste pure i panni di capoborgo proprio per il Narasclêt.
«Mi aveva chiesto – conferma quindi – di avere un ruolo attivo nel torneo di quest’anno, prendendo parte a diversi dei giochi previsti».
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