Residenza da cancellare, Roma se ne dimentica

Dopo un anno l’interrogazione presentata da Fedriga è ancora tra quelle “in lavorazione”

BRUGNERA. Era stata presentata per sbloccare d’ufficio e con urgenza una situazione che aveva dell’incredibile. Invece la vicenda dell’interrogazione parlamentare relativa all’ufficio anagrafe di Brugnera è diventata essa stessa un caso di burocrazia su cui discutere. Era esattamente un anno fa quando il deputato friulano della Lega Nord Massimiliano Fedriga interrogò il ministero dell’Interno per chiedere chiarimenti sull’anagrafe del Comune di Brugnera. Un giovane del paese aveva scoperto che la sua ex fidanzata continuava a risultare iscritta nel suo stato di famiglia pur essendosi trasferita dall’autunno 2013. Peccato che la ragazza non avesse mai dichiarato la nuova residenza. «Per legge bisogna attendere un anno dalle prime ricerche per poterla cancellare, ovvero settembre 2015», si sentì rispondere il malcapitato. Fedriga segnalò l’accaduto a Roma per capire se effettivamente la normativa non andasse applicata in modo diverso visto che gli extracomunitari avrebbero potuto approfittare di un simile espediente per far perdere le proprie tracce. Ovviamente l’interpellanza presentava caratteri di estrema urgenza: il giovane non gradiva il fatto di dover attendere altri lunghi mesi per veder rimossa quell’ingombrante presenza dal proprio certificato (come se non bastasse, il residente di Brugnera non poteva neppure citare in giudizio l’ex convivente per alcuni danni subiti in quanto l’atto di convocazione sarebbe stato notificato nel luogo di residenza dichiarato).

Il pasticcio si è fatto ancor più discutibile con il passare del tempo. Dal ministero nessuno ha degnato di risposta la denuncia del deputato del Carroccio e lo scorso settembre la donna è stata cancellata dalle liste demografiche di Brugnera. Da allora sono trascorsi altri sette mesi e nulla è cambiato: alla Camera il documento ispettivo di Fedriga continua a risultare tra quelli «in lavorazione». Con una beffa: l’ex fidanzata continua a lavorare e a vivere in Italia, ma senza dichiarare alcun domicilio effettivo. Sebbene di lei ci siano risultanze all’Inps, nessun ente è in grado di rintracciarla per individuare dove abiti.

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