Restaurato il crocifisso “miracoloso” del Donatello

Il crocifisso ligneo di Donatello, che appartiene alla Chiesa dei Servi a Padova e al quale è legato un evento miracoloso, è stato riportato all’antico splendore. Il restauro è stato eseguito a Udine, nel laboratorio della Soprintendenza di via Zanon, considerato uno dei centri d’eccellenza in Italia, alla stregua di quelli di Roma e Firenze.
L’opera è un crocifisso scolpito nel legno a grandezza naturale (circa 1,90 metri per 1,90), attribuito all’artista soltanto alcuni anni fa in seguito agli studi di Francesco Caglioti e Marco Ruffini. «È stato realizzato – spiega il parroco della Chiesa dei Servi, padre Cristiano Cavedon, già parroco della Madonna delle Grazie di Udine – probabilmente tra il 1440 e il 1460, quando Donatello si trovava a Padova». Nel laboratorio udinese l’opera è rimasta un paio d’anni ed è stata sistemata da due restauratori: Angelo Pizzolongo della Soprintendenza di Udine e Catia Michielan di quella di Venezia. «Un lavoro durato 2 anni – spiega padre Cavedon –, portato avanti in collaborazione con vari istituti statali, tra cui la Venaria Reale di Torino. A livello scientifico un contributo importante è arrivato dall’istituto nazionale di fisica nucleare del Dipartimento dell’Università di Torino. Ha dato preziose consulenze l’Opificio delle pietre dure di Firenze per la regia della Soprintendenza di Venezia, Belluno, Padova e Treviso». Entrando nel dettaglio, il restauro «è consistito nel ripulire la vernice bronzea con cui era stata rivestita la statua e riportare alla luce il color carne sottostante». Per farlo, è stato necessario compiere sulla statua tutta una serie di esami. «Sono stati eseguiti la tac, la cromatografia per risalire ai colori originari, analisi microstratigrafiche per verificare la composizione dei materiali con cui era stato dipinto il legno dopo essere stato scolpito».
L’opera – che si trova in mostra al museo diocesano di Padova (assieme ad altri due crocifissi del Donatello) in attesa di ritornare alla Chiesa dei Servi – è stata protagonista di un miracolo. «Nel gennaio 1512, infatti, dal volto e dal petto del crocifisso iniziò a trasudare sudore e sangue, il miracolo si ripeté durante la Quaresima. Le reliquie – indica padre Cavedon – sono custodite nella chiesa dei Servi. Questa è l’unica opera di un grande artista che si lega a un miracolo». I lavori di restauro sono stati descritti ieri nel corso di un convegno al centro culturale delle Grazie di via Pracchiuso. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto