Riapre a Enemonzo lo spaccio alimentari chiuso da un anno



. Dopo un anno Enemonzo ha nuovamente uno spaccio di prodotti alimentari. Dopo la chiusura del negozio in Via Tagliamento, in questi giorni ha aperto i battenti in centro lungo la strada nazionale 52 Carnica il negozio di alimentari “Carnia nel cuore”.

Ad aprirlo è stata una coppia di Pasian di Prato, Umberto Lorenzini, 54 anni, con la moglie Faustina, 57, con il figlio 23enne Davide. Una scelta controcorrente: quando tutti sembrano abbandonare la montagna per recarsi in pianura o in città, questa famiglia ha inteso intraprendere il percorso inverso. Lavoro a Enemonzo e residenza a Preone «un paesino di 260 anime, dove tutti si conoscono e si danno una mano». Una scelta di vita. «Dopo 10 anni di lavoro nel noleggio di automobile con conducente – racconta Umberto – abbiamo colto questa opportunità per dare un futuro a nostro figlio».

Davide ha già maturato esperienza nel settore, ma poi si è trovato a piedi. «Per due anni mio figlio ha lavorato alla Eurospar di Villa Santina, ma poi non gli è stato rinnovato il contratto. Così ho risposto alla sua richiesta di ricercare una attività similare in Carnia». Al taglio del nastro il sindaco Franco Menegon, che ha visto come un buon auspicio la riapertura del negozio di alimentari. «I nostri concittadini non dovranno più – ha commentato– recarsi fuori paese per dei beni essenziali, quali quelli alimentari» , con la benedizione di monsignor Pietro Piller. La nuova azienda ha scelto di proporre molte specialità locali. «La gorgonzola di Sutrio, il Pastorut, praticamente impossibile da trovare, ai prosciutti e salumi del prosciuttificio di Ampezzo, ai grissini di Moggio Udinese e Resiutta, ai formaggi di Luincis di Ovaro e a quelli del caseificio Alto But di Sutrio». Una scelta questa, per non entrare in concorrenza con il locale caseificio Val Tagliamento. «Effettuiamo pure le consegne a domicilio – termina Umberto – qui vengono persone sia del paese, ma anche di Villa Santina, dove ci sono diversi supermercati. Vuol significare che la gente apprezza il negozio “come una volta”, dove vi è contatto umano, ci si conosce e ci si scambiano idee». —



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