Riapre “Al Lepre” storica osteria di borgo Poscolle
Inaugurazione prevista per il 21 agosto, dopo 15 anni di inattività Nuova gestione con Elena Montina. Chef Massimo Quintavalle

Udine 3 Agosto 2017 al lepre lavori Copyright Petrussi Foto Press Massimo Turco
Aveva chiuso i battenti quindici anni fa, poco prima del traguardo del secolo di onorata attività, sempre nel segno della famiglia Tavano, dal fondatore Sisto al nipote Renato. Un addio che sembrava definitivo, l’ennesimo tassello perduto in quel mosaico di osterie che è parte integrante della memoria storica udinese. Tra pochi giorni, invece, “Al Lepre” riaprirà le porte a via Poscolle. Rigorosamente al maschile, restituendo a Udine non soltanto il locale, ma anche l’etimologia di un nome nato nel lontano 1908 come traduzione troppo fedele del friulano “el gnéur”: il lepre, appunto, e non la lepre.
Ritorna il nome, con l’aggiunta di quel Gustâ che si è già affermato come uno dei più apprezzati ristoranti al Città Fiera: Elena Montina, la titolare, vuole bissare il successo riportando a nuova vita una delle osterie storiche del centro. Non potrà tornare invece la gloriosa insegna a bandiera del vecchio Lepre, sepolta chissà dove e comunque incompatibile – pare – con i nuovi regolamenti comunali.
Compagni di avventura di Elena saranno il fratello Roberto e lo chef Massimo Quintavalle. Cinquanta i coperti, per una trattoria che punterà anche sugli aperitivi, proprio come al Fiera, sul rapporto qualità prezzo e su una cantina che si annuncia già ben fornita.
A tre settimane dall’inaugurazione, prevista (salvo contrattempi) per lunedì 21 agosto, un’occhiata ai locali basta per cogliere da un lato le distanze dal vecchio Lepre, di cui restano i muri e un inevitabile alone di nostalgia, dall’altro la voglia di restare fedeli alla sua antica tradizione di osteria, con la solida presenza di un banco in legno massiccio che già troneggia sul locale, dove l’incalzare dei lavori non consente altre anticipazioni sulla sua veste finale.
Quello che già si sa, per i nostalgici del Lepre che fu, è che ritornerà la tradizione degli assaggini serali a base di risotto. A confermarlo Elena Montina, entusiasta di poter “esportare” in centro il successo riscosso sotto le gallerie del Fiera: «Sono stati i nostri clienti – spiega – a spingerci a questo passo: sappiamo che è una sfida, ma siamo convinti che via Poscolle e il centro abbiano grandi potenzialità. Per un’osteria che voglia richiamarsi alla tradizione, del resto, questa è la collocazione naturale».
Fedeli al passato, ma consapevoli che la globalizzazione domina anche tra i palati, Elena e Roberto non punteranno soltanto sul made in Friuli. «Proporremo menù variegati – anticipa ancora Elena – sia a base di carne che di pesce, con un mix tra tradizione locale e cucina mediterranea». L’auspicio è che la rinascita del Lepre possa bissare i successi che hanno caratterizzato i recuperi di altre osterie del centro come della periferia, dai Barnabiti di piazza Garibaldi a Gnagne Sese di via Marsala. Non resta che affidarsi al giudizio insindacabile dei clienti, dai giovani a quelli più attempati. Ansiosi di ritrovare, a pochi passi dal Roma e dalla Speziaria, il terzo vertice di quel triangolo di via Poscolle che sembrava cancellato per sempre.
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