Riapre Cà degli Angeli Dalla storica osteria il rilancio di Passariano

A un anno dalla chiusura ora c’è un nuovo inizio per il locale I due gestori: nel nostro menù omaggeremo villa Manin



Originariamente era stato un fienile di villa Manin. Poi la ristrutturazione negli anni Settanta del ’900 lo trasformò in uno spazio dove ospitare mostre ed esposizioni. Nel 2001 divenne una tipica osteria friulana fino all’inizio dell’anno scorso quando chiuse i battenti.

Ora, però, c’è un nuovo inizio per l’osteria con cucina Cà degli Angeli nel borgo di Passariano. A tredici mesi dalla sua chiusura Matteo Romanelli, 39 anni, e Christian Turoldo, 24enne, già gestori dell’osteria “Il Piron dal Re” nella frazione di Zompicchia, hanno deciso di riaprire il locale rinnovandolo, offrendo ai visitatori i piatti tipici della nostra regione, facendolo diventare un vero punto di riferimento dell’enogastronomia del Codroipese.

«La nostra filosofia è molto semplice – riferiscono i due gestori – ricerchiamo la qualità dei prodotti locali per esaltare la cucina del territorio. Nel nostro menù infatti coesistono piatti tipici friulani e alcune ricette venete, richiamo all’antica dinastia dei Manin, la cui maestosa villa fa da cornice al nostro locale».

Dopo la chiusura di Cà degli Angeli, tre mesi fa aveva deciso di abbassare le serrande per sempre anche il vicino bar da Frusine, una vera istituzione con i suoi 80 anni di attività. Un borgo, quello di Passariano, che rischiava così “di spegnersi”. E invece, c’è una nuova sfida da vincere. Quella di due imprenditori che con entusiasmo, talento e professionalità hanno creduto nelle potenzialità di questo locale tipico. Giovedì l’inaugurazione ha richiamato tante persone. «E questo è solo l’inizio» dicono con soddisfazione Romanelli e Turoldo.

Non manca l’entusiasmo, insomma all’ombra di villa Manin. E il rilancio del borgo di Passariano passa anche da qui. Da una nuova attività che apre. E che, di fatto, rappresenta anche un servizio a disposizione dei visitatori della dimora dell’ultimo doge di Venezia.—





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