Riapre l’Antica osteria Dogana locale simbolo di Vallenoncello

Ha riaperto i battenti ieri l’Antica osteria Dogana di Vallenoncello. Un riavvio all’insegna della continuità, valorizzando i sapori genuini e i volti familiari di un locale che, per 33 anni, è stata la casa di Maurizio Presot e della moglie Isabella. La gestione è ora affidata a Gianni Ponzo (alias Giglio Martini) e alla socia Daniela Tosacco, che guidano anche il ristorante Baldino di Brugnera.
«Sono nato in Brianza e abito tra Como e Brugnera – spiega il nuovo gestore –. Mi occupo di logistica, così come la mia socia, che è di Padova. Entrambi abbiamo una grande passione per la cucina e questo nostro sogno è stato coronato dall’apertura del ristorante a Brugnera, che gestisco con lo pseudonimo da scrittore. Quando mi sono imbattuto nell’Antica osteria Dogana – racconta – che ho conosciuto grazie al fornitore Andrea Dessì, ho subito amato quest’ambiente, che porta con sé un’importante storicità. Sono un conservatore nell’anima e non è da tutti aprire e avere già alle spalle 33 anni di storia».
Nessun timore di aprire un ristorante in piena pandemia, anzi per Gianni e Daniela ciò rappresenta una sfida. A far scoccare la scintilla è stato il feeling instaurato con i precedenti gestori. «Ci siamo voluti bene fin da subito», affermano entrambi.
Maurizio e Isabella faranno da trait d’union per la nuova gestione. «Facce conosciute e la maggior parte del personale in continuità permetteranno di rasserenare la clientela che per tanti anni ha frequentato l’Antica Dogana e, mi auguro, proseguirà a farlo», sottolinea Maurizio. Il locale è un punto di riferimento per il quartiere, per questo la riapertura avvenuta in meno di un mese è stata considerata positiva evitando così un depauperamento che avrebbe creato un vuoto a Vallenoncello. Clientela locale, ma con uno sguardo alla vicina fiera che potrà rappresentare un buon bacino di clienti. «Per il quartiere puntiamo molto sulla pizzeria e sull’atmosfera familiare».
Il personale è costituito da sei dipendenti e dal direttore Roberto Vendramini. —
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