Riconosce i ladri: tre denunciati

SACILE. A volte la fortuna aiuta gli audaci. Deve aver pensato così Gianluca Granese, il gestore sacilese dei tre esercizi pubblici Lady Bug, cioè le sale da gioco di videlottery con sedi a Oderzo, San Giovanni del Tempio di Sacile, e Cusano di Zoppola quando una sua dipendente, tra l’altro una sacilese come lui, ha riconosciuto nella sede di Oderzo, tra tre avventori romeni, uno somigliante a un malvivente che qualche settimana fa avevano tentato un furto nella sede di Cusano (la donna aveva visionato i filmati delle telecamere prima che un dvd venisse copiato e consegnato ai carabinieri di Fiume Veneto).
L’uomo non ci ha pensato due volte e ha chiamato i carabinieri della tenenza opitergina. E proprio mentre questi, nel locale di Oderzo, stavano per arrivare, uno dei tre avventori con una bomboletta spray, in un angolo preciso della videolottery, ha offuscato una delle telecamere del sistema di sorveglianza interno del locale.
I militari, entrati con abiti in borghese, hanno portato i tre avventori al comando per l’interrogatorio. Alla fine sono stati denunciati per danneggiamenti, in merito all’episodio avvenuto il giorno stesso a Oderzo, e per concorso in furto in merito alla vicenda di Cusano.
I tre sono stati raggiunti anche dal foglio di via dai comuni di Sacile, Oderzo e Zoppola, nel quale non potranno più mettere piede per i prossimi tre anni.
«Già, a volte la fortuna aiuta proprio gli audaci. Diciamo che è stato un vero e proprio colpo di fortuna – ha raccontato il gestore dei tre locali Gianluca Granese – quando i tre si sono presentati alla videolottery di Oderzo la mia dipendente non aveva alcun dubbio. Si trattava proprio di quei tre romeni implicati nella vicenda di Cusano, che ci ha molto rammaricato».
In quell’occasione infatti i malviventi avevano procurati danni per oltre 20mila euro dopo essersi introdotti da una finestra, fuggendo con il bottino. I tre personaggi bloccati e poi denunciati erano entrati al Lady Bug di Oderzo quasi certamente per compiere un sopralluogo. «Lo dimostra il fatto che uno dei tre ha offuscato una delle telecamere poste nel mio locale opitergino – conclude Granese – li aspettavamo all’angolo e li stavamo osservando. Si sono traditi proprio quando stavano per arrivare i carabinieri. Ci è andata bene».
I tre romeni denunciati avrebbero un’età compresa tra i 25 e i 30 anni. Non hanno una residenza stabile in Italia e sarebbero ospiti di connazionali, ovvero domiciliati, in provincia di Venezia.
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