Riecco la Serenissima A Palmanova sventola il leone di San Marco
PALMANOVA. La seconda domenica di luglio la fortezza di Palmanova festeggia il proprio patrono, il SS. Redentore. E fu proprio durante la festa del Redentore del 1602 che, per la prima volta, al centro della città stellata, venne innalzato il gonfalone con il leone di San Marco, simbolo di quella Serenissima Repubblica che fondò la città dai nove baluardi pochi anni prima, nel 1593.
Da sempre attorno a questo episodio ruota la manifestazione della Rievocazione Storica che, proprio alla sua trentasettesima edizione, ha deciso di rinnovarsi e di proporsi in due versioni: quella di luglio e quella di settembre. Si tratta di due occasioni per tuffarsi nel Seicento.
A luglio verrà riproposto l’innalzamento del vessillo di Venezia, con una concentrazione delle manifestazioni nell’orario serale, mentre a settembre i figuranti in costume storico rievocheranno le truppe in partenza per le guerre gradiscane nel 1615. Gli appassionati di armi e divise storiche, di tradizioni antiche, di costumi d’epoca curati nei minimi particolari non si lasceranno sfuggire l’appuntamento nella città stellata.
Le manifestazioni prenderanno il via questa sera, alle 21, in piazza Grande, con i figuranti che ricreeranno la vita nel ‘600, tra duelli e balli d’epoca. Alle 22,30, nei pressi della Loggia della Gran Guardia, verrà proposto uno spettacolo a cura del Gruppo storico Città di Palmanova e del teatro della Mandragola: danze nobiliari e balli popolari, canzoni, scene buffe e burlesche, sfide all'arma bianca nel suggestivo scenario di un'antica taverna rinascimentale.
Domani, alle 11, la fortezza vivrà il momento religioso legato alla festa del patrono con la messa che verrà celebrata dall’arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato e sarà solennizzata dal canto del Coro Pavona. Le iniziative riprenderanno alle 19, quando si formerà il “Corteo dei Vespri”: dal palazzo del Provveditore generale e da quello del Governatore alle Armi usciranno nobili e dame, governatori e soldati per recarsi in duomo per i Vespri solenni in latino.
Poi, dal sagrato della chiesa, verrà impartita la benedizione al gonfalone della città, sorretto dal gruppo dei popolani. Il vessillo sarà quindi innalzato al centro della piazza accompagnato da grida e strepito d’artiglieria. Alle 20 il programma prevede il gioco della Quintana a cavallo.
I visitatori potranno poi intrattenersi in città in attesa delle animazioni che verranno proposte nel centro storico (dalle 22) e della sfilata finale al lume dei ferali che chiuderà la Rievocazione, dando appuntamento ai visitatori il 6, 7 e 8 settembre alla prima edizione di “Palma alle Armi. Settembre 1615, la guerra in Friuli.”
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