Riecco le cimici, aziende a rischio chiusura per l’invasione degli insetti

Non cessa l’emergenza per l’invasione della cimice asiatica nel Friuli Medio e Collinare. Anzi, la situazione si sta facendo drammatica oltre che nell’agricoltura anche nelle abitazioni. Le soluzioni-tampone adottate non sono state efficaci, tanto che alcune grandi aziende frutticole stanno pensando di abbandonare le coltivazioni nel Sedeglianese.
«In merito a tale problema cercheremo di intervenire con gli strumenti di sostegno adeguati, ma a oggi gli studi effettuati non hanno evidenziato una soluzione definitiva al problema – dichiara l’assessore regionale alle risorse agroalimentari Stefano Zannier –. Stiamo collaborando con le altre Regioni nella definizione di nuove soluzioni che a oggi tuttavia non sono utilizzabili».
I Comuni maggiormente colpiti sono Sedegliano, Mereto di Tomba, Flaibano, Basiliano, Codroipo, Coseano, Dignano, Fagagna, San Vito di Fagagna, Rive D’Arcano nella parte bassa, ma le infestazioni investono in varia misura tutta la pianura friulana fino ad arrivare al Carso. L’insetto ha invaso coltivazioni frutticole, orticole, di cereali, soia e altre leguminose, kiwi, vigneti.
La gestione dell’insetto è difficile in quanto ha una grande mobilità in volo. «La situazione è veramente grave, molto più degli altri anni – afferma il direttore della Coldiretti di Udine, Danilo Merz –. Siamo in fase di colloqui sia con l’Ersa che con l’assessore regionale Stefano Zannier per quanto riguarda il monitoraggio e per capire quali possono soluzioni efficaci almeno per limitare i danni. Dispiace apprendere che qualche azienda abbia intenzione di togliere gli impianti perché a quel punto ne perderebbe anche il territorio nella sua biodiversità. La prossima settimana discuteremo la situazione assieme a un gruppo di frutticoltori del Codroipese e del Latisanese con l’assessore Zannier e con l’Ersa».
Il consigliere regionale Leonardo Barberio (Lega), che fa parte della commissione della Festa della mela di Pantianicco, evidenzia come la Regione Fvg sia in stretto contatto con quella dell’Emilia Romagna, anch’essa colpita dall’invasione dell’insetto.
Il vicesindaco e assessore all’agricoltura di Sedegliano, Maurizio Rinaldi, è preoccupato per la possibile delocalizzazione di alcune storiche aziende frutticole del territorio: «Oltre al danno economico sono da considerare le ripercussioni sull’indotto. Auspicabile un tavolo istituzionale Regione-Comuni del Friuli Medio e Collinare Ersa, produttori e le organizzazioni di categoria. In tale contesto va anche chiarito quali possono essere i rimedi per l’invasione dei centri abitati, pur consapevoli che l’insetto non è nocivo per l’uomo, ma può generare situazioni di disagio».
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