Riecco “Natibongo” musica al parco Lesa

A Cividale da domani Attesi gli Ipercussonici con l’album “Carapace”

È ancora Natibongo, sulle rive del Natisone: da domani a domenica la verde cornice del parco della Lesa si trasformerà, una volta di più, nel regno delle sonorità ancestrali. Regno “strappato”, per un soffio, alle conseguenze della crisi economica: dopo un anno di stop forzato (nel 2011), imposto dall’assenza di fondi – molti degli sponsor consolidati non si trovavano più nelle condizioni di poter finanziare l’evento –, l’associazione promotrice della kermesse si è affidata quasi esclusivamente alle proprie forze ed è riuscita a rimettere in moto la macchina, che dallo scorso agosto, così, porta nuovamente a Cividale la crema delle bands specializzate nel genere.

Ed ecco dunque il programma delle quattro serate “battenti” sulle sponde del fiume: in scena Adele & Zalem, da Parigi (a Cividale la loro unica tappa italiana del 2013), i Rhythmen, da Graz, i “nostrani” Nação Nordeste, Playa Desnuda, Yin2Yang ed Acoustic Voyagers; dulcis in fundo, gli Ipercussonici, band catanese rivelazione del panorama musicale italiano di quest’estate, che chiuderà il festival con i brani del suo ultimo album, Carapace.

Si inizierà domani sera, dunque, con i Nação Nordeste (Gorizia) e gli udinesi Playa Desnuda; venerdì sarà la volta di Yin2Yang (da Bologna) e degli austriaci Rhythmen, mentre sabato i riflettori saranno puntati sugli Acoustic Voyagers (Vicenza), sul duo francese – che presenterà Urban Tree, raccolta di pezzi registrata in studio senza alcun effetto speciale o inserti di suoni artefatti – e sugli Ipercussonici: simbolico il titolo della loro più recente fatica, Carapace appunto, indizio della volontà di utilizzare la cultura musicale come scudo contro le mafie e come strumento per proteggere, e nel contempo divulgare, l’identità del Sud. Per il pomeriggio del primo settembre, giornata conclusiva della rassegna, è però in programma anche Anbaradan, concerto a più “voci” – organizzato dai ragazzi del Centro di aggregazione giovanile della città ducale e dalla Rhythm & Blues Band – che porterà sul palco i gruppi emergenti del territorio. Completeranno il quadro alla Lesa i consueti workshop di percussioni e didjeridoo (a cura, rispettivamente, dell'Associazione Mamaya, che sabato 31 e domenica 1 proporrà stage di djembè e dununba, e dell'Associazione Didjeridooing), spazi di giocoleria e di danza e il tradizionale, e sempre apprezzato, mercatino etnico.

«L’amministrazione comunale conferma il suo appoggio al festival – commenta il sindaco Stefano Balloch –, gestito da uno staff di concittadini e fedele a un progetto molto ben delineato. Non a caso la manifestazione è cresciuta, negli anni, fino a diventare un appuntamento di rilievo internazionale».

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